25 gennaio, 2013

Islanda: il segreto della nostra ripresa? "Abbiamo lasciato che le banche fallissero"



Il presidente Olafur Ragnar Grimsson sulla ripresa dell'economia dell'isola, che tanto dipendeva dal sistema finanziario: dopo 4 anni Pil +3% e disoccupazione scesa al 5%.

NEW YORK (WSI) - L'Islanda ha permesso che le sue banche facessero bancarotta, come succederebbe a qualsiasi altra societa' in un sistema capitalistico ben funzionante.
"Anche se le dimensioni sono diverse rispetto agli Stati Uniti - ha detto in un'intervista a Fox news il quinto presidente della piccola nazione del nord Europa, Olafur Ragnar Grimsson, - le caratteristiche di base sono molto simili e quindi si potrebbero applicare soluzioni simili" anche in Europa e Stati Uniti. Approfittando anche dei ridotti intrecci del suo sistema finanziario con l'estero, limitati agli istituti inglesi e olandesi, il governo islandese ha lasciato fallire le sue banche e quattro anni dopo l'economia e' tornata a crescere (Pil +3%), mentre al 5% la disoccupazione non rappresenta piu' un problema. "Non ho mai capito come mai le banche sono sacre, mentre le altre societa' vengono lasciate fallire", ha proseguito l'ex ministro delle Finanze. "Perche' quando un istituto di credito fallisce, i contribuenti devono pagare?" "Andando contro questa visione ortodossa, siamo riusciti a rilanciare l'economia". Ma il percorso per arrivarci non e' stato facile. "Non dovremmo dimenticare che per i cittadini e' stata molto dura, molte famiglie hanno perso le loro case e visto depauperare i propri risparmi", ha ricordato l'ex membro del Consiglio economico. Il segreto e' dare pieni poteri ala gente. E non far pagare a loro gli errori commessi da qualche dirigente finanziario.

13 gennaio, 2013

Ho un sogno, ma si badi, solo un sogno. Bruciarli vivi – P.Barnard


Al processo contro la gerarchia nazista tenutosi a Norimberga dal 1945 al ’46, il Procuratore Generale Benjamin Ferencz sancì che “la guerra d’aggressione contro una nazione sovrana sarà da ora considerato il crimine supremo”.

Giratevi a Est per favore. A due passi da noi c’è l’olocausto di un popolo distrutto da una guerra d’aggressione. E anche questa volta l’aggressore principale è tedesco. Le notizia che arrivano dalla Grecia sono di quelle che uno non ci può credere. Li hanno ricacciati al medioevo. I greci stanno disboscando i parchi, i campi e le colline per scaldarsi. Buttano nel fuoco i libri di casa, i mobili, qualsiasi cosa bruci, con vernici e tutto. Ad Atene le malattie polmonari sono aumentate del 300% a causa dei fumi della legna arsa negli appartamenti. Ma vi rendete conto? Bruciano legna in casa, nel condominio, per non morire di freddo.

La Grecia dagli anni ’70 alla fine degli anni ’90 cresceva, aveva un reddito pro capite solo di poco inferiore al resto d’Europa, infatti importava una montagna di prodotti soprattutto dalla Germania. Usava i deficit di bilancio, come l’Italia, come il Giappone, come la Francia. Poi è arrivata l’Eurozona e a ruota la catastrofe finanziaria globale. Ma peggio: arrivano i terroristi del debito pubblico, quelli che NON ti dicono che il problema NON è il debito troppo alto, ma un debito alto DENOMINATO IN UNA MONETA NON TUA, che devi prendere in prestito dalle banche internazionali, cioè l’euro. Quella è la catastrofe, ma non te lo dicono. E arrivano le ricette dei criminali tecnocrati europei per la Grecia. Arriva anche lì il golpe finanziario che installa il Monti greco (Papademos) eccetra, eccetra. La tecnocrazia e gli speculatori internazionali hanno aggredito la Grecia per letteralmente spolparla viva. E’ una guerra d’aggressione, con i morti, sì, coi morti. Centinaia di morti per mancanza di farmaci negli ospedali, i suicidi, e poi quei tre bambini arsi vivi a Dicembre proprio perché si bruciava legna in casa per il freddo. Poi tutto il resto dell’orripilante corredo che viene con l’estrema povertà.

I criminali non hanno limiti nella perfidia. Di fronte a questo olocausto, la Troika di Commissione UE, BCE e Fondo Monetario ha preteso ieri dal governo greco un ulteriore aumento delle tasse e soprattutto dell’elettricità. La spirale verso l’inferno della Grecia non ha sosta, i numeri non mentono: gli stessi criminali, mentre contemplano ottusi lo sfacelo delle loro ricette, ammettono che la Grecia il prossimo anno crescerà in negativo di nuovo: -4,5%. Ma…

… lui, uno dei tanti che dovrebbero essere trascinati a Norimberga domani mattina, cioè Mr Daniel Loeb, gestore del Hedge Fund americano Third Point, ha fatto una barca di centinaia di milioni di euro sfruttando la disperazione delle finanza greche, e la conseguente devastazione delle famiglie greche. Quando la Grecia ristrutturò il suo debito fra marzo e agosto, Mr Loeb si comprò un bel pacchetto di titoli greci per 17 centesimi di euro per ogni euro di valore teorico. Poi ha aspettato che le successive Austerità ‘naziste’ ridessero fiducia ai mercati alzando il valore dei titoli greci, ma STRAZIANDO LA GENTE sempre più, e Loeb a quel punto li ha rivenduti incassando una incredibile fortuna. Capite come funziona? Un bel gioco fatto su un pc a Manhattan che ti rende soldi se l’olocausto economico di un popolo va come vuoi tu, e incassi miliardi. E li incassano anche quelli che oggi comprano beni pubblici greci a prezzi da discout market, quelli che trovano manodopera greca a 400 euro al mese, quelli che… gli speculatori.
Mi chiamo Paolo Barnard, nel rispetto delle leggi e nel mio inequivocabile ripudio della violenza, io faccio un sogno, che, sottolineo, è solo un sogno: che il prossimo team della Troika che visita Atene venga preso a furore di popolo e arso vivo in uno di quegli appartamenti dove si ardono i mobili di casa per non morire di freddo. Perché lo so che le parole di Benjamin Frenecz oggi valgono come una cicca di sigaretta su un marciapiede. Norimberga non ci serve a nulla in questo olocausto.

10 gennaio, 2013

I 10 peggiori alimenti da evitare assolutamente





Ecco qui i 10 peggiori alimenti da evitare: ho selezionato i peggiori tra quelli di uso più comune, in modo che tutti possano fare delle considerazioni sulla loro dieta! Naturalmente ne esistono molti altri, forse anche peggiori, ma confido che tu già li conosca:




DADO: Il dado così tanto acclamato e utilizzato riesce a dare sapore a ciò che non ha sapore, riesce a migliorare notevolmente il gusto delle pietanze… Peccato però che contenga glutammato monosodico, un additivo che può causare anche il cancro!
Attenzione anche ai dadi che riportano scritto sulla confezione “Senza glutammato“

CHEWINGUM E CARAMELLE VARIE: Si tratta di qualcosa che viene consumato ogni giorno, più volte al giorno. Se è la dose che fa il veleno in questo caso è davvero facile superare la dose… I Chewingum e le caramelle contengono, nella quasi totalità dei casi, dolcificanti nocivi come l’ aspartame e l’ acesulfame-k veri killer per il tuo organismo! Alcune mentine sono addirittura prodotte utilizzando solo ed esclusivamente additivi chimici! Leggi l’ etichetta prima di consumare questi prodotti e prendi in considerazione l’ idea di eliminarli dalla tua dieta oggi stesso…

WURSTEL e MORTADELLA: Si tratta di alimenti realizzati con carne macinata finissima, impossibile da riconoscere… Un’ ottima occasione per utilizzare la carne di più infimo livello, carne che nessuno comprerebbe se la potesse vedere per quella che è! Se proprio vuoi consumare dei salumi acquista del prosciutto crudo, controllando per bene che negli ingredienti non siano presenti nitriti e nitrati ( causano il cancro..)

SOTTILETTE E FORMAGGINI: vale lo stesso discorso fatto per i wurstel, le sottilette e i formaggini sono composti da miscele di formaggi non fermentati a sufficienza, o invendibili, o avariati che vengono fusi tutti assieme e resi morbidi spesso grazie all’ utilizzo dei pericolosi polifosfati. Questo tipo di alimenti è qualcosa di marcio dall’ inizio alla fine, dalle materie prime agli additivi utilizzati per renderle mangiabili. La presenza nella lista degli ingredienti di Citrato di sodio (E331) indica l’ utilizzo di prodotti ottenuti da scarti di lavorazione i quali vengono composti chimicamente proprio grazie a questo additivo!Di certo non un buon alimento per il tuo bambino!

CAFFÈ: il caffè acidifica il sangue, sovverte la digestione, causa emicranie! Il caffè inoltre dà assuefazione: è come una droga! Caffè un piacere o una droga?

PANE BIANCO: Sì, il pane bianco rientra in questa lista! Il pane è un alimento che viene consumato quotidianamente ed è quindi importante che sia di qualità. Il pane bianco è realizzato con farina bianca, la farina bianca è stata privata della crusca e del germe di grano ( la parte più importante e nutriente del grano..), la farina bianca forma una colla che si attacca alle pareti dell’ intestino limitando così l’ assorbimento delle sostanze nutritive… L’ alternativa è quindi il pane integrale, stando attenti però ai pericoli del pane integrale!

COCA-COLA: Questa bevanda è costituita principalmente da zucchero, acidifica il sangue, impedisce l’ assorbimento di calcio e magnesio con conseguente possibilità di causare osteoporosi! Coca-cola, 1000 usi, l’importante è non berla!

PASTA CON IL RAGU: In apparenza un piatto ricco e salutare ha svariati problemi. Il primo è costituito dalla pasta che solitamente viene consumata bianca quindi priva del germe di grano ( la parte più nutriente del grano…) e potenzialmente in grado di creare “colla” all’ interno dell’intestino che a lungo andare impedisce sempre più l’ assorbimento delle sostanze nel tratto digestivo. Il secondo problema è costituito dal ragù di carne: la carne che acquistiamo oggi al supermercato è ricca di tossine, farmaci, antibiotici. Questo a causa degli allevamenti intensivi dai quali proviene questa carne, gli animali vengono allevati in condizioni pietose, esposti a numerose malattie. I capi di bestiame vengano trattati praticamente ininterrottamente con farmaci e antibiotici, i mangimi sono pessimi, derivati da scarti e diverse schifezze. Carne bianca è davvero migliore di quella rossa?. Infine il terzo problema è l’ abbinamento proteine-carboidrati praticamente in egual misura. Questo porta l’ organismo in confusione, lo stomaco non riesce a digerire bene ne l’ uno nè l’ altro con conseguente digestione lenta e scarsa assimilazione dei nutrienti!

PATATINE AL FORMAGGIO, ALLA PIZZA ETC.: Questo tipo di patatine spesso non sono meno composte da patate (o ne contengono solo una piccola percentuale..) tutto il resto è schifo! Il sapore di formaggio o di pizza viene dato grazie all’ utilizzo di aromi appositi sulla cui sicurezza nessuno metterebbe la mano sul fuoco, in quanto non esistono studi approfonditi che ne consacrino l’ assoluta sicurezza, soprattutto per quanto riguarda le interazioni tra i diversi aromi e i diversi additivi chimici utilizzati!

ZUCCHERO BIANCO: Questo non dovrebbe comparire in questa lista in quanto non è nemmeno un alimento: nel 1957 il Dr. William Coda Martin lo classificò come veleno in quanto non apporta nessuna sostanza utile all’ organismo e addirittura brucia parte delle sostanze presenti: da un consumo abituale infatti non ne deriva un rafforzamento, bensì un indebolimento dell’ organismo e delle sue difese nei confronti delle malattie! L’ industria alimentare sforna ogni giorno nuovi alimenti, ci prende per la gola e ci invoglia ad acquistare promettendoci di farci risparmiare tempo… La maggioranza degli alimenti che trovi al supermercato contiene un inganno, a chi vende non importa la tua salute…

06 gennaio, 2013

LEVI MONTALCINI, CATTIVI MAESTRI E FALSA SCIENZA

Ora che, per dirla aulicamente, la parabola terrena di Rita Levi Montalcini si è conclusa, espongo qualche considerazione in merito.

Sono contenta che sia morta? No, direi di no. La morte è il destino di tutti i viventi, e mi pare stupido gioire di una necessità. Avrei preferito che intervenisse Nemesis, a suo tempo — ma capisco che il secolo breve abbia imposto anche alle divinità un surplus di lavoro.

Non mi dispiace nemmeno che sia vissuta fino a 103 anni: naturalmente è lunghissima la lista di coloro che avrei preferito beneficiassero della medesima longevità, ma la cosa non dipende da me né da nessun altro mortale — pertanto è inutile dolersene.

Non me la prendo neanche per le ombre sull’assegnazione del Nobel e sulla vecchia serissima faccenda del Cronassial, il farmaco spacciato per miracoloso e rivelatosi poi mortale; né per l’entusiastico sostegno a scenari da incubo come la produzione e l’impiego degli embrioni chimera.

In realtà quello che più mi urta (mi ha sempre urtato) è l’incrollabile fiducia di questa pia macellaia nella bontà-giustezza-doverosità della sperimentazione animale, pratica discutibile ormai riconosciuta inaffidabile eppure sempre difesa a spada tratta col ricorso ai consueti distinguo:

[...] Nel 1960 il direttore di una commissione australiana sul cancro, Kenneth Starr dice: «È impossibile applicare alla specie umana informazioni ottenute provocando il cancro negli animali». Nel 1981, Dulbecco: «l’alterazione della funzione dei geni è diversa nell’animale e nell’uomo». Il professor Burr della California: «Possiamo fidarci solo delle sperimentazioni compiute sull’uomo». C’è qualcuno che recentemente ha denunciato gli abusi nella sperimentazione animale. È il premio Nobel Rita Levi Montalcini, destando stupore sulle pagine di alcuni giornali.
RITA LEVI MONTALCINI:
Non sono animalista. Sono per il controllo e la dignità dell’animale. Tanto è che giovane, ancora adolescente, ho rifiutato qualunque esperimento che potesse comportare sofferenza al cucciolo, poniamo. Quindi io ho mai cambiato, sono sempre stata per il rispetto dell’animale, ho rifiutato la carriera di sperimentazione che non accettavo. Quando io ero in America ho visto tagliare le corde vocali agli animali domestici per non sentir le loro urla. Questo è atroce: non soltanto si fa soffrire l’animale ma gli si impedisce di dimostrarlo. Ho fatto un esperimento su un primate, un piccolo, e si è ribellato, era semplicemente un’iniezione innocua, ma la sofferenza che io vedevo mi ha impedito di lavorare anche a livello dei primati subumani. 
AUTRICE : Serve o non serve allo scienziato?
RITA LEVI MONTALCINI :
Si, oddio bisogna che sia controllata, purtroppo non possiamo farne a meno, però lo si deve fare con il massimo rispetto dell’animale stesso e senza farlo soffrire.
[...]
AUTRICE : Ma esistono dei farmaci che sono stati sperimentati sugli animali e poi sull’uomo che hanno dato risultati completamente diversi. 
RITA LEVI MONTALCINI :
No, non mi risulta! Io ritengo che l’esperimento sull’animale è valido, naturalmente con il controllo. Scusi: ma sono domande che non mi vanno tanto. [fonte]



Ora, questa donna è campata fino a superare il secolo di vita; posto che ci si comincia a interrogare sulla possibilità/esigenza di una via alternativa alla sperimentazione animale (non chiamatela “vivisezione”, ché questi dispatici s’indispettiscono) perlomeno sul finire degli anni Cinquanta del XX secolo, all’epoca Rita Levi Montalcini era quasi nel mezzo del cammin di sua vita. Da allora, ha continuato la sua attività per un altro mezzo secolo: possibile che una studiosa preparata, di mente acuta e intelligenza aperta (così dicono), in tanti decenni non abbia mai neanche per un momento avvertito l’esigenza di fermarsi a riflettere o il bisogno di interrogarsi sul suo vissuto? Possibile che in un campo sdrucciolevole come quello della ricerca la signora non sia mai stata sfiorata dal dubbio che certe pratiche fossero superate o di esito incerto o eticamente riprovevoli?

Ecco, è questa inscalfibile certezza che mi spaventa — diffido sempre di chi non nutre dubbi e non osa mettersi in discussione. Così, lo ripeto, non sono contenta che sia morta Rita Levi Montalcini; e neanche dirò che mi dispiace. Quello che mi dispiace veramente è che abbia allevato generazioni di studiosi pronti a seguire il suo esempio — cattivi maestri formano cattivi allievi.


Fonte: www.alessandracolla.net 






05 gennaio, 2013

Triste ritorno al Passato per un Mondo senza Futuro

Questo articolo del The Guardian spiega come sarà il nostro futuro: in Germania costa troppo assistere i vecchi, i costi d’affitto delle abitazioni sono elevati, si sta quindi facendo strada la soluzione della spedizione all’estero: i vecchi vengono esportati nei Paesi dell’est Europa e in Asia, dove stazionano fino a quando non arriverà la morte a prenderseli.

Le stime per il 2011 sono: oltre 7.000 spedizioni verso l’Ungheria, 3.000 in Repubblica Ceca, 600 in Slovacchia, numeri imprecisati verso Spagna, Grecia, Ucraina, Thailandia. Il dipartimento di statistiche della Germania stima che siano circa 400mila (con un incremento annuo stimato del 5%) i vecchi che non potranno affrontare la spesa di una casa di cura in Germania, e che quindi saranno in pole position per questa forma estrema di raccolta differenziata.

Per ora viaggiano su treni e aerei insieme alle persone normali, ma per il futuro perché non pensare a dei convogli a bordo di economici carri bestiame? Si potrebbero anche integrare le spedizioni di vecchi con degli storpi, se restasse spazio a bordo, per ottimizzare i costi. È tutto vero, non è fantascienza. E aggiungo io, è già successo nel nostro recente passato, quindi nulla vieta possa succedere ancora.

Un crescente numero di anziani e malati tedeschi vengono spediti all'estero per cure di lungodegenza in ospizi o centri di riabilitazione, a causa dei costi crescenti e del livello in declino dell'assistenza tedesca. L'iniziativa, che ha visto migliaia di pensionati ricollocati in case dell'Europa dell'Est e dell'Asia è stata pesantemente criticata dalle organizzazioni di welfare come "deportazione inumana".

Il problema è la popolazione che invecchia e gli alti costi sociali dell'assistenza, che in un momento di tagli ed austerity non può provvedere a tutti. Così, come si delocalizzano le industrie per risparmiare sui costi, ora si delocalizzano a forza anche anziani e malati per lo stesso motivo. Ma qui si tratta di esseri umani, e non di macchinari.

Abbiamo superato un limite che raramente è stato superato nella storia umana e ogni volta con nefaste conseguenze per tutti. E una volta che questo limite viene superato difficilmente si può tornare indietro.

Come ci siamo arrivati? É facile. C’è voluto più tempo a passare dal medioevo a oggi di quanto sarà necessario per ritornare da oggi al medioevo. Siamo già in viaggio verso il passato. È stato sufficiente distruggere i diritti del lavoro in Europa: co.co.co, co.co.pro, pacchetti e contro-pacchetti, è accaduto tutto in meno di dieci anni, uno sputo nella durata della Storia. È bastato:

1. Mettere i lavoratori europei in competizione con i lavoratori di Paesi dove l’unica forma di diritto del lavoro esistente è non essere frustati se si lavora almeno 14-15 ore al giorno senza fiatare e senza pause.

2. Eliminare le pensioni.

3. Coprire tutto questo con un lenzuolo blu marcato con un circolo stellato e chiamarlo Europa, con la benedizione del Vaticano.

L’esito è: lavoratori europei che devono competere per esportare. Devono guadagnare meno. Si impoveriscono, diventano proprio poveri. A malapena riescono a sopravvivere, terminano la loro vita lavorativa senza riuscire neanche a diventare proprietari della casa in cui vivono.

Se sono proprietari di una casa, dovranno arrivare a venderla per poter riuscire a sopravvivere, in Italia sta già succedendo. Resuscita un termine che sembrava preistoria: proletariato.

Proletario, colui che è proprietario solo della propria prole, e nient’altro. È stato Marx in Germania a usare questo termine oltre 150 anni fa, è in Germania che questo termine rinasce oggi. E i proletari a fine utilizzo sono questo: vecchi che devono essere imballati e spediti ad est perché farli vivere nella loro nazione è troppo costoso. Cosa c’è ad est? Lavoratori che prima erano talmente poveri da accettare di viaggiare ad ovest per fare un lavoro duro, di enorme responsabilità, come l’assistenza agli anziani, in cambio di stipendi modesti.

Ma ora “l’ovest” non potrà più permettersi di pagare neanche questi stipendi modesti alle badanti dell’Est. Sarà più economico spedire lì gli anziani. Anzi, chiamiamoli con il termine non edulcorato: i vecchi. Ecco, questo abominio è il manicomio criminale a piede libero che si chiama Europa.

Le associazioni lanciano l'allarme: anziani spesso poco presenti a se stessi che si ritrovano in posti lontani, con lingue diverse, fuori dalla loro casa e dal loro quartiere. In posti dove, come accade per le industrie, l'obiettivo è il risparmio all'osso.

Non so esprimere quanto trovo agghiacciante quello che sta accadendo. Non voglio arrivare a fare orridi paragoni col passato. Ma sempre più trovo inumana e terribile questa orrenda Europa e il suo metodo di governo, da cui vorrei scappare insieme a tutto il mio Paese.

Come sempre è stato nella Storia per ogni fascismo, ogni nazismo, questo totalitarismo ha l’appoggio della gerarchia del Vaticano. Come sempre è stato nella Storia si fa forte dell’appoggio, della corruzione o della codardia di un enorme schieramento di giornalisti e intellettuali.

Si circonda di tirapiedi che si affannano a cercare di dimostrare la propria fedeltà, e che quando è il momento di azionare il mattatoio un tempo avrebbero detto “ho solo eseguito gli ordini”, e oggi invece dicono “ce lo chiede l’Europa”. Ora domandatevi pure se il pazzo è chi dice che “exports are real costs”, o se i pazzi sono altrove.