30 aprile, 2012

il 20 maggio 2012 si allineeranno le Pleiadi, il Sole e la Terra


Una data che appare chiara, nello scorrere del tempo ciclico del calendario maya, è il 20 maggio 2012, il giorno in cui si allineeranno le Pleiadi, il Sole e la Terra. In contemporanea, ci sarà un’eclissi di Sole: la stessa avrà luogo sullo zenith della piramide di Chichén Itzá, eretta di onore di Kukulkan, venerato dai Maya e del quale gli stessi attendevano il ritorno.
Potrebbe trattarsi di pura coincidenza, se questa teoria non fosse supportata da una serie di pittogrammi formatisi a partire dal 2000 ed evocanti dei raffinati simbolismi maya di netto riferimento al 2012. Pittogrammi simili, che avevano fatto la loro comparsa già in anni precedenti, avevano fornito informazioni inerenti il codice Dresda, e prima ancora notizie sulla geometria sacra. Il bellissimo pittogramma comparso il 9 agosto 2005, invece, fornisce informazioni dettagliate in merito al giorno 0, identificabile con il 20 maggio 2012, e all’ultimo ciclo di Venere, in passaggio davanti al Sole per l’ultima volta durante la Quinta Era, nel giugno 2012. Il 2 agosto del 2004, un altro glifo aveva mostrato il calendario maya del lungo computo, il Sole nel quale ci troviamo, e la ciclicità del tempo, con la sua dualità di vita e morte.
Molti anni fa i Maya, dalla civiltà cosmopolita che erano diventati, in seguito a sanguinose battaglie e repressioni, furono letteralmente estirpati dalla loro terra, e quelli che vi sopravvivono ancora oggi sono i pochi rappresentanti di un popolo evoluto. Gli stessi indigeni, secondo antiche leggende, rimasero sulla Terra, in attesa di una “resurrezione” che si sarebbe verificata al tramonto del quinto Sole, il 21 dicembre 2012. In quel giorno, il loro Dio, Kukulkan, si sarebbe manifestato nuovamente sulla Terra, introducendoci alla nuova era, la sesta, la cui data d’inizio è il sabato 22 dicembre 2012, in contemporanea ad un cambiamento nelle coscienze collettive. Il nostro Sole avrebbe “parlato”, secondo i Maya, manifestando la sua massima potenza con un’attività talmente intensa da influenzare la civiltà umana e l’intero pianeta.

29 aprile, 2012

Fukushima e la fine del mondo

I leader globali sono in silenzio su una situazione che potrebbe realisticamente trasformarsi in un evento di estinzione globale. La vulnerabilità degli alloggiamenti del reattore di Fukushima, in particolare del reattore 4, sono sull'orlo del collasso totale. Se il tetto del reattore 4 dovesse crollare si sprigionerebbe un quantitativo di radiazioni tali da mettere a repentaglio la vita della maggior parte della  popolazione mondiale.

L'edificio del reattore N ° 4 è sull'orlo del collasso.un qualsiasi piccolo terremoto potrebbe trasformarlo in un cumulo di macerie, sono1565 le barre di combustibile nucleare contenute all'interno della piscina che comprendono il 6% di plutonio, un combustibile che ha il potenziale di uccidere 2,89 miliardi di persone. Se crolla questa piscina, come sta affermando il senatore Wyden ultimamente, ci si troverebbe ad affrontare un evento di estinzione di massa senza precedenti.
Tonnellate di acqua radioattiva sono  fuoriuscite dalle condutture rotte dell'impianto e sono state riversate in mare ed hanno raggiunto la costa occidentale degli Stati Uniti, mettendo in pericolo la salute umana e l'approvvigionamento alimentare della nazione.
La situazione è talmente grave che molti esperti nucleari si stanno preparando a delocalizzare le loro famiglie per l'emisfero australe.

Fonte: beforeitnews.com

27 aprile, 2012

Perche' vogliono imporci la moneta elettronica?


Tutti i Governi degli ultimi anni, da Prodi a Berlusconi fino all'attuale Monti, hanno sempre proposto la graduale scomparsa del denaro contante (con costi aggiuntivi per chi preleva o versa liquidità sul conto), sostituito dalla moneta elettronica: pagamenti con carte di credito, bonifici, assegni, tutto tranne il denaro contante. La soglia dei pagamenti cash è scesa negli ultimi tempi dai 12.500€ a 5.000€ e, successivamente, all'attuale livello dei 2.500€.
Adesso il governo tecnico di Monti (N.B.: eletto dalle banche, ma non eletto democraticamente da alcun cittadino) ha proposto una nuova soglia ai pagamenti in contanti di 1000€.
Monti il 17/11/2011 ha dichiarato in Parlamento: "Occorre ulteriormente abbassare la soglia per l'uso del contante, favorire un maggior uso della moneta elettronica".

Perchè tutto questo?

Il governo afferma che si tratti di una soluzione utile alla lotta dell'evasione fiscale, in quanto tutte le transazioni vengono registrate e si può meglio controllare tutti i pagamenti che avvengono tra clienti, fornitori, consumatori.

FALSO per la seguente ragione: il grosso dell'evasione fiscale (cosiddetti 40 miliardi di sommerso di cui parla l'A.B.I.) non riguarda le piccole-medie imprese che hanno un giro di affari modesto, bensì le grandi corporations, proprio quelle S.p.A. che nascondono al fisco milioni e milioni di euro, attraverso transazioni segrete in qualche conto bancario o hedge fund con sede nei paradisi fiscali. Il vero evasore non è il fruttivendolo sotto casa, ma i manager che risiedono nei CdA delle multinazionali e gli speculatori finanziari che spostano gli utili all'estero in posti come Panama, Cayman, Jersey, etc..

Le vere ragioni insite in questa proposta sulla moneta elettronica sono due:

1) stampare denaro per le banche COSTA: la sua gestione (stampa, trasporto, distribuzione) in Europa costa 50 miliardi di euro l'anno, 10 di questi spesi dall'Italia.
In Europa sono in circolazione oltre 14 miliardi e 418 milioni di banconote per un valore di 857 miliardi di euro.
Se si eliminasse il denaro cartaceo le banche eliminerebbero quindi anche il valore intrinseco delle banconote (ossia il costo necessario a produrle, intorno i 0,30€ a banconota stampata), giovando unicamente dell'addebito delle stesse al valore nominale.
Precisazione: sono le banche ad emettere\stampare le banconote; lo Stato può emettere solo monete metalliche attraverso la cosiddetta Zecca di Stato.

(quantità delle banconote in circolazione ad Ottobre 2011 - fonte B.C.E.)

2) controllare la vita dei consumatori, capire i loro gusti, i loro movimenti sul territorio, le loro scelte, attraverso la registrazione di tutti i loro acquisti. Senza dubbio un bel vantaggio per le società che fanno ricerca di marketing e possono tempestare i consumatori di "consigli per gli acquisti" realizzati su misura delle loro prede.

Di questo passo si arriverà all'eliminazione totale del denaro contante e andremo in giro acquistando beni\servizi solo con carte di credito e su di esse ogni movimentazione dovrà essere certificata.
Ricordo che la moneta è uno strumento atto a facilitare gli scambi commerciali, non ad ostacolarli.
Ravviso quindi, oltre ad un'operazione che è a tutto vantaggio del sistema bancario (eliminazione dei costi di emissione della moneta) ed in cui è racchiuso uno strumento di controllo di massa (registrazione di tutte le transazioni), anche un grave ostacolo al benessere dell'individuo. Nel momento in cui il sig.Rossi perderà il lavoro, non potrà rifinanziare la sua carta di credito\conto bancario e di conseguenza non potrà effettuare gli acquisti necessari per la sua vita, poichè il macellaio, il salumiere, il supermarket sotto casa, il benzinaio, saranno obbligati per legge a non accettare più pagamenti in contanti.
Quali alternative avrà il sig.Rossi? Chiedere magari un prestito a banche\finanziarie, fino ad ipotecare i suoi beni reali, unicamente per poter sopravvivere?
La moneta elettronica, che adesso spacciano come soluzione all'evasione fiscale, se attuata al 100% non sarà altro che l'ennessima vittoria dell'oligarchia bancaria sui cittadini.


Fonte: http://www.vocidallastrada.com/2012/04/perche-vogliono-imporci-la-moneta.html

22 aprile, 2012

Le denuncie a Napolitano aumentano sempre di più


Anche su media di ampia diffusione come Il Fatto Quotidiano è apparsa una notizia che fin dal primo apparire abbiamo giudicato cruciale, ossia il fatto che siano stati denunciati per attentato alla Costituzione Italiana i vertici dello stato, tra cui il Presidente della Repubblica, il Premier, il Governo in carica e tutti coloro che anno avuto ruolo nella nascita di questo governo nominato e non eletto dagli Italiani.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/20/attentato-alla-costituzione-avvocato-varese-denuncia-napolitano-procedura-nomina/206018/

Secondo il noto quotidiano, Gianfranco Orelli, avvocato cassazionista che in passato ha difeso le cause dei sindaci leghisti come la vicenda bonus bebè a Tradate, ha presentato un esposto contro il Capo dello Stato: la “designazione” del nuovo governo, nel novembre scorso, è secondo lui incostituzionale, perché l’esecutivo in carica formalmente non era stato sfiduciato: “Una cosa mai vista”.

Altro non abbiamo da dire su queste pagine se non che abbiamo creduto sin dalla prima volta in cui in questo post diffondemmo la notizia della prima denuncia ai vertici dello stato ad opera dell’avvocato Paola Musu di Cagliari, che questa fosse la strada maestra per ripristinare in modo civile e pacifico, con gli strumenti che la legge stessa offre, una situazione istituzionale in cui la sovranità della popolazione e quindi la democrazia partecipativa sono stati violati a favore di una minoranza.

Grazie alle denuncie di comuni cittadini, che si sentano italiani liberi e degni, e a quelle di autorevoli tecnici del diritto, la marea di consapevolezza della gravità di ciò che è stato commesso ai danni della Nazione sta aumentando. Il Capo dello Stato ormai gira con una scorta moumentale e viene spesso contestato. Il Governo si affanna a far sapere attraverso media compiacenti di avere il gradimento della popolazione, cosa che non è, visto che il malcontento generale è ormai a livelli di guardia.

Siamo ormai ad un punto di svolta. L’ora in cui la sovranità tornerà a chi appartiene si avvicina.



Fonte: http://www.iconicon.it/blog/2012/04/denuncia-napolitano-la-marea-aumenta/

20 aprile, 2012

Siamo vicini al crollo dell'euro: Olanda proporra' referendum per tornare al fiorino!


Anche i primi della classe, qualche volta, perdono la pazienza. Troppi i soldi buttati in quel pozzo senza fondo che rischia di diventare la Grecia. L’Olanda non ci sta più. È pronta a dire addio alla moneta unica e ai suoi guai.
Proporrà un referendum per tornare all’età del fiorino. E dopo l’autunno caldo delle politiche 2013 anche la Germania potrebbe seguirla, dicono gli esperti di mercato interpellati da Panorama.it. D’altra parte dalle sue colonne il Der Spiegel sbandiera un terzo piano di aiuti per Atene. Meglio quindi prendere contromisure.
È stato il leader di estrema destra olandese, Geert Wilders, che tiene sotto scacco il governo di Mark Rutte, a rompere gli indugi: proporrà un referendum. Obiettivo: reintrodurre il fiorino. Secondo uno studio commissionato alla società britannica Lombard Street Research, la moneta unica avrebbe significato un guadagno di circa 800 euro annui in più per gli olandesi, se l’economia europea fosse stata solida.
Con la crisi quel guadagno si è trasformato in una perdita di 2.700 euro. Così dire addio al sogno dorato dell’euro non è più un tabù. E non lo sarà neanche per Berlino dopo le elezioni 2013, anticipano gli analisti. Difficile trovare rimpianti d’altra parte anche perché il salvataggio di Grecia, Irlanda e Portogallo è costato solo ad Amsterdam 127 miliardi. E potrebbe non essere finita qui.
Atene potrebbe avere bisogno di un terzo piano di aiuti da 50 miliardi di euro nel 2015, ha scritto il settimanale Der Spiegel. È stato l’ultimo rapporto compilato dalla troika Ue-Bce-Fmi, riportato dal giornale, a tracciare un quadro netto. Non c’è nessuna certezza che la Grecia torni a rifinanziarsi sui mercati fra qualche anno. Anzi, tra il 2015 e il 2020 potrebbe avere bisogno di un nuovo assegno. Si tratta di una analisi amara volutamente rimossa dal rapporto finale consegnato ai ministri delle Finanze dell’Eurozona, per volontà del governo tedesco.
Evidentemente visto da Amsterdam il tempo dei ricatti però è finito. Meglio chiamarsi fuori, prima che sia troppo tardi.

Vaccini provocano danni alla salute invece di prevenire l'influenza: inchiesta della Procura


Nel giro di un anno le reazioni violente ai vaccini stagionali contro l’influenza, con danni alla salute dei pazienti, sono più che raddoppiate. Un dato preoccupante che il procuratore vicario di Torino, Raffaele Guariniello, ha deciso di indagare con l’apertura formale di un’inchiesta. La preoccupante statistica è dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, obbligata per legge alla sorveglianza sanitaria. Parla di 161 casi nella stagione 2008-2009 e di ben 396 in quella 2009-2010. Un dato che, in qualche modo, può essere spiegato dalla maggiore attenzione dovuta all’esplodere, nell’anno appena trascorso, della fobia per il virus A/H1N1, ma non solo.

L’indagine prende spunto da due querele, arrivate nei giorni scorsi sulla scrivania del magistrato, presentate da due donne (entrambe di una cinquantina d’anni, la prima torinese, la seconda di una cittadina della cintura) che lamentano di aver subito gravi conseguenze a seguito della somministrazione del vaccino.

La prima dichiara di essere stata colpita da Polimiosite, patologia che fa parte di un gruppo di malattie muscolari e che rientra nel novero delle malattie rare. All’inizio la signora non riusciva a chiudere i pugni e pensava a un’artrite. Ottenuta la diagnosi, ha fatto ulteriori controlli: i suoi consulenti medici sono sicuri che ci sia un nesso tra la somministrazione del vaccino antinfluenzale e la malattia insorta.

La seconda, invece, dichiara di aver contratto una mielopatia che la costringe a camminare appoggiata a un girello con quattro ruote. All’inizio ha dichiarato di avvertire un senso di spossatezza e stanchezza che è andato via via peggiorando fino a darle la sensazione di non riuscire a governare il proprio corpo.

Se queste patologie siano l’effetto collaterale non voluto del vaccino lo giudicheranno i tecnici, ma dall’indagine su questi due casi è emersa una situazione generale che merita approfondimenti.

Secondo l’Aifa nella stagione 2009-2010 due persone sono morte a seguito della vaccinazione (erano tre nel 2008-2009), ma sono aumentati i casi di gravi conseguenze (39 nel 2008-2009 e 72 nel 2009-2010) e di bambini piccoli di età compresa tra i sei mesi e i due anni (4 nella stagione 2008-2009 e addirittura 12 in quella 2009-2010).

L’inchiesta della procura di Torino è su un prodotto specifico, il Vaxigrip della Sanofi Aventis. Una delle due querelanti lamenta il fatto che nel foglietto delle istruzioni non sia contenuto, tra le controindicazioni, la possibilità di contrarre la polimiosite.

Una circostanza che potrebbe sfuggire al classico cittadino che di rado si sofferma a leggere il cosiddetto «bugiardino», ma che potrebbe tornare utile ai medici e agli specialisti quando somministrano questo genere di farmaci.

Guariniello ha già affidato una consulenza medica per accertare se le due malattie contratte dalle signore torinesi possano essere in qualche modo essere messe in collegamento con il vaccino antinfluenzale. Solo una volta arrivati gli esiti l’indagine prenderà corpo in una direzione piuttosto che un’altra.

17 aprile, 2012

Paul Krugman: l' Europa sta commettendo un suicidio economico


New York - L'Europa sta letteralmente commettendo un suicidio economico. Parola del premio Nobel per l'economia Paul Krugman, che esprime chiaramente la propria opinione in un articolo pubblicato sul New York Times.
Questi i punti cruciali che Krugman mette in evidenza: le economie dei paesi periferici, soprattutto la Spagna, sono a pezzi, ma nonostante questo si continua a chiedere loro di fare ulteriori sacrifici, dunque di peggiorare la loro situazione con le misure di austerity in corso, così come comandato dalla Germania e dalla Bce.

Non solo, afferma l'economista: l'economia sta peggiorando, e l'Europa in questo contesto non sta andando neanche nella direzione di migliorare i propri conti pubblici. I tassi sono ancora in rialzo e, come la Grecia ha mostrato, le misure di austerity non migliorano le dinamiche dei debiti..
Krugman commenta l'articolo pubblicato sul The Times, lo scorso sabato: "Suicide by economic crisis", ovvero "Suicidi provocati dalla crisi economica": un articolo che mette chiaramente in luce la tragedia di molti cittadini europei che, disperati per le tasse da pagare, consapevoli della povertà che si avvicina, incapaci di pagare il mutuo o di far fronte alle imcombenze più semplici della vita, decidono di porre fine alla loro vita.

"Fino a qualche mese fa, avevo ancora qualche speranza sull'Europa. Vi ricorderete come lo scorso autunno l'Europa appariva sull'orlo di un crollo finanziario - scrive Krugman - ma la Bce, la controparte europea della Fed, è intervenuta per salvare il Continente". Il riferimento è alla maxi iniezione di liquidità operata dall'istituto, sotto forma di cospicui prestiti alle banche.

L'"interrogativo, in quel momento, è se questa azione coraggiosa ed efficacia avrebbe siglato l'inizio di un ripensamento più ampio, se i leader europei avrebbero utilizzato lo spazio concesso dalla Bce per riconsiderare le loro politiche (...) Ma non l'hanno fatto". Krugman alza le mani e ritiene che a questo punto sarà difficile che l'Europa capisca davvero quello che dovrebbe e non dovrebbe fare.

L'esempio più indicativo degli sbagli commessi dall'Europa, e in particolar modo da Francoforte, è la Spagna. "La Spagna versa in una condizione di depressione piena, con un tasso di disoccupazione complessivo del 23,6%, pari a quello che l'America sperimentò durante gli anni della Grande Depressione, e con un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 50%. Questa situazione non può andare avanti, e la consapevolezza del fatto che non potrà andare avanti è il fattore che sta portando i tassi sui bond spagnoli a schizzare verso l'alto".
Il punto, continua, è che la storia della Spagna non ha nulla a che vedere "con le favole sulla moralità che sono così popolari tra i funzionari europei, soprattutto in Germania. La Spagna infatti non era un paese che sperperava il proprio denaro pubblico. Alla vigilia della crisi, l'economia era caratterizzata infatti da un basso livello del debito e da un surplus di bilancio. Detto questo, "aveva anche un enorme bolla sul mercato immobiliare, bolla in parte resa possibile grazie agli enormi prestiti che le banche tedesche erogavano alle loro controparti. Quando la bolla esplose, l'economia spagnola si prosciugò. Ma è importante sottolinea che i problemi fiscali sono la conseguenza della depressione, non la sua causa.

"Nonostante ciò, la medicina che arriva da Berlino e Francoforte, pensate un po', quella di una austerity fiscale ancora più rigida". Parlando senza mezzi termini, questa situazione è semplicemente da pazzi.

Sconfortato dalla testardaggine europea e soprattutto tedesca, Krugman arriva ad d affermare che un'alternativa, a questo punto, dovrebbe essere l'uscita dall'euro, unita al ripristino delle valute nazionali. "Potreste dire che si tratta di una cosa inconcepibile, e che l'effetto sarebbe enormemente distruttivo sia economicamente che politicamente. Ma continuare su questa strada, imporre misure di austerity su paesi che stanno soffrendo già tassi di disoccupazione da Depressione, è questo che è davvero inconcepibile".
Se davvero si vuole salvare l'Europa e l'euro, allora che i leader accettino che "il continente necessita di politiche monetarie ulteriormente espansive, dunque esprimano la loro volontà con un annuncio su una Bce disposta ad accettare in qualche modo un tasso di inflazione più elevato; l'Europa ha bisogno anche di politiche fiscali più espansive". Certo sarà dura, ma ci sarà qualche speranza di ripresa.

Invece, "piuttosto che ammettere di aver sbagliato, i leader europei sembrano determinati a portare la loro economia - e la loro società- sull'orlo del baratro. E il mondo intero pagherà il prezzo".

Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/article/1361388/l-illusione-della-ripresa/paul-krugman-l-europa-si-sta-suicidando.aspx

14 aprile, 2012

Il popolo greco sta iniziando a non usare più l'Euro


Questo articolo è perfetto per spiegare con semplicità un importante concetto: si può evitare l’uso dell’euro ed il ricatto del debito che esso genera senza aspettare che siano le istituzioni a organizzare la cosa, perché spontaneamente esse non lo faranno mai.
Ma la gente comune, che per vivere ha la necessità di scambiare beni e servizi materiali, può organizzarsi creando delle valute parallele con le quali strutturare una forma moderna e telematica di baratto. E tutto pare funzionare alla perfezione.

Mark Lowen | BBC News, Volos - 11 aprile 2012

http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-17680904

Mentre la Grecia si interroga se uscire dall’euro, una città, Volos, ha costituito una valuta alternativa locale.
Pochi mesi fa, una moneta alternativa è stata introdotta nella città portuale greca di Volos. E ‘stata una iniziativa nata dal basso che da allora è cresciuta in una rete di oltre 800 soci, in una comunità che lotta per sopravvivere alla crisi finanziaria causata dall’Euro.
La bancarella di artigianato al mercato centrale di Volos si trova alla fine, subito dopo le marmellate fatte in casa. Dopo aver accuratamente visionato quello che c’è in offerta, Hara Soldatou ha selezionato una serie di candele decorate, felice del suo acquisto. “Si mi è costato 24 TEM, che ho mssso assieme offrendo lezioni di yoga,” dice.

Ovunque si vaga per la zona del mercato, una cosa che non sarà necessario avere in tasca è il denaro. Dai gioielli ai prodotti alimentari, dalle parti elettriche ai vestiti, tutto qui è in vendita con una valuta alternativa locale chiamato TEM.
Funziona come un sistema di scambio. Se si dispone di beni o servizi da offrire, si guadagna credito, con un euro pari a un TEM. È quindi possibile utilizzare i “risparmi” per comprare qualsiasi cosa viene offerto attraverso la rete, portando ad alcuni scambi di beni piuttosto originali.

Tutto ricorda di un sistema di baratto antico che ritorna nella Grecia di oggi.

“Posso avere corsi di lingua e lezioni di computer in cambio”, dice Stavros Ntentos dalla sua bancarella dove vende biancheria intima per bambini.

“E ‘una buona idea perché abbiamo bisogno di far capire alla gente che tutti possiamo comprare e vendere qualcosa, non abbiamo solo bisogno di euro”.

“Abbiamo raggiunto il fondo della nostra vita e ora dobbiamo pensare in modo diverso”, dice Tasos, una fruttivendola.

Valute co-esistenti

L’intero sistema è organizzato online, con i membri titolari di conti TEM, che vengono addebitati ad ogni transazione virtuale.

Il fondatore, Yiannis Grigoriou, si trova accanto computer “banca” al mercato, a sorvegliare le procedure di scambio.

“E ‘interessante perché la gente qui ritrova la speranza. Si trovano cose da dare e prendere “, dice.

Quindi il TEM potrebbe diventare la valuta dominante in Volos?

“Io non lo so”, dice, ridacchiando. “Staremo a vedere su questo.”

Uscire dalla zona euro è stato uno scenario spesso discusso negli ultimi mesi, da quando la Grecia è sprofondata nella peggiore recessione della sua storia moderna. E mentre alcuni del paese vedono il TEM come una vera alternativa – “l’euro è una cosa del passato”, ha spiegato un negoziante – ad altri sembra invece più un ripiego che un sostituto valido.

Il sindaco di Volos, Panos Skotiniotis insiste: l’euro non è messo in pericolo dalla TEM.

Sostiene il progetto, ma dice che le due valute possono coesistere.

“Noi sosteniamo l’iniziativa perché è un ottimo modo per uscire dalla crisi profonda economica e sociale”, dice.

“E ‘un’iniziativa che integra l’euro, ma non sostituisce l’euro. La Grecia è nella zona euro, noi vogliamo rimanere nella zona euro, pensiamo dobbiamo rimanere nell’euro “.

Un nuovo inizio?

Ma la rete moneta alternativa si sta diffondendo in tutta la comunità, con sempre più aziende oggi dipende.

In un locale floricoltura cooperativa composto da persone con disabilità di apprendimento, i lavoratori utilizzano TEM per vendere i loro impianti per altri servizi che altrimenti faticano a permettersi. E i membri del pubblico sono accorsi per aiutare il business, tagliare l’erba o riparare una staccionata in cambio delle piante offerte in cambio.

“Siamo in grado di comprare pane o carne in cambio per i nostri prodotti, o le ragazze possono andare dal parrucchiere”, dice Peri Mantzafleri, che gestisce la cooperativa.

“Sono cresciuto in un villaggio – questo era come è abituato a lavorare ai vecchi tempi, prima di essere coinvolto dall’uso del denaro. Quindi questo potrebbe essere un occasione per ricominciare. “

E anche la prossima generazione sta beneficiando.

Nel municipio locale, i bambini partecipano a laboratori di attività vivaci – un misto di giochi, canti e disegni. I genitori che stanno lottando per permettersi le sessioni possono pagare in parte attraverso la TEM, con le due valute che lavorano fianco a fianco.

Vedere le cose in modo ‘diverso’

Charalampos Bardas, il coordinatore dei gruppi di lavoro, dice che la valuta locale è inestimabile.

“E ‘una grande soluzione contro questa crisi. La vita va avanti, dobbiamo lottare “, dice.

“Dobbiamo vedere le cose in modo diverso ora. Non è la fine del mondo se abbiamo questa crisi. Vogliamo avere successo e andare avanti “.

E così questa piccola comunità ha sviluppato un nuovo strumento per combattere la peggiore crisi finanziaria che molti abbiano mai conosciuto. L’euro non può essere costretto ad uscire qui, ma Volos ha trovato il modo di far fronte con mezzi alternativi. Un sistema semplice di baratto, lo scambio dalla disperazione alla speranza.

Fonte: http://www.iconicon.it/blog/2012/04/grecia-ce-chi-usa-leuro/

Le code di paglia dei partiti


È sorprendente osservare la reazione dei partiti di fronte a quanto sta accadendo all’interno della Lega Nord dopo le prime indagini giudiziarie e le rivelazioni di qualche collaboratore, che disegnano un disgustoso quadro dell’utilizzo dei fondi pubblici ai partiti e delle presunte relazioni pericolose di Belsito, l’ex tesoriere della Lega, con la criminalità organizzata.

Questo è un partito che negli ultimi vent’anni ne ha combinate di tutti i colori, come seminare odio razziale, assicurare l’impunità al(l’ex) capo del Governo attraverso l’approvazione di un’infinità di leggi vergognose, svuotare le casse di Comuni, Province e Regioni sventolando contemporaneamente la bandiera del federalismo, fomentare la paura dei cittadini per promuovere norme indecenti sulla sicurezza, impoverendo le forze dell’ordine al punto tale da lasciarle a piedi senza benzina, sputare quotidianamente sulla bandiera nazionale e sulla Costituzione… senza poi elencare tutte le porcate espresse dai leader (si legge “leder”) in camicia verde.

Sulla base di tutto quello che sta palesemente emergendo a carico di un partito così nefasto per la nostra democrazia, sarebbe stato logico aspettarsi che gli altri partiti, perlomeno quelli “di sinistra”, avessero approfittato del momento per tentare di sferrargli il colpo di grazia.

Forse mi sono distratto, ma io non ho sentito nessuno, dico nessuno, approfittare dell’occasione per far pagare una volta per tutte alla Lega Nord le malefatte compiute.

Anzi, con una coda di paglia grossa come una casa, i partiti si sono affrettati a mettere all’ordine del giorno una presunta nuova normativa che regoli il loro finanziamento e hanno lasciato alla Lega la libertà di sbrigare la sua questione… come se questa riguardasse solo ed esclusivamente lei e non, invece, tutti i cittadini italiani che di quei soldi sono stati derubati! Così la Lega può apparire come la sola “moralizzatrice” di se stessa e del Paese!

Ovviamente, questa è l’ennesima dimostrazione che i partiti che attualmente ci rappresentano in Parlamento sono – come racconta con straordinaria lucidità Piercamillo Davigo, dopo vent’anni di indagini sulla corruzione in Italia – autentiche associazioni a delinquere, prive di qualsiasi legge che ne regolamenti i bilanci o li obblighi a giustificare le spese e a regolarizzare il personale; nel contempo sono la principale fonte di ostacoli per l’efficacia delle indagini della magistratura, attraverso una costante e sistematica proliferazione di norme che intralciano, allungano, impediscono l’esecuzione dei processi ogni qualvolta i coinvolti siano appartenenti alla categoria dei cosiddetti “colletti bianchi”.

Sarebbe sufficiente approvare alcune norme serie, copiandole magari da altri Paesi che da tempo le hanno adottate, per combattere efficacemente un “sistema” di corruzione che ogni anno ruba ai cittadini una cifra, stimata per difetto dalla Corte dei Conti, di oltre 60 miliardi di euro.

Il tutto accade in un momento in cui i cittadini sono chiamati a fare enormi sacrifici per risanare il bilancio dello Stato, affondato da una classe politica capace solo di sguazzare nei milioni che si è autoelargita e negli ignobili privilegi che diventano sprezzanti insulti verso chi non riesce neppure a dare da mangiare ai propri figli.

Dire che tutto ciò è vergognoso, oggi non è però sufficiente.

Occorre fare di più: organizzarsi, mandarli a casa definitivamente, presentarsi con liste civiche alle elezioni e non votare nessuno che appartenga a uno degli attuali partiti. Fra poco ci saranno le elezioni amministrative. Potrebbe essere l’occasione buona per suonare la carica!

Altrimenti diventiamo tutti complici.

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/201...titi/203784/

13 aprile, 2012

L'Italia versa 2 Miliardi e 576 milioni di Euro alla Morgan Stanley e i media tacciono!


In gran silenzio, a inizio anno il governo italiano ha dato due miliardi e mezzo alla potente banca Usa. Un'operazione su una posizione in derivati che il Tesoro non ha voluto commentare. Peggiorando così le cose(03 febbraio 2012)Due miliardi e 567 milioni di euro. Passati dalle casse del Tesoro a quelle di Morgan Stanley il 3 gennaio scorso, alla vigilia dell'Epifania. In gran silenzio il ministero di via XX Settembre ha "estinto" una posizione in derivati che aveva con una delle grandi investment bank americane. I cui vertici, nelle periodiche comunicazioni alla Sec, segnalano che l'esposizione verso l'Italia a cavallo di fine anno è scesa, al lordo delle coperture, da 6,268 a 2,887 miliardi di dollari. Con una differenza di 3,381 miliardi pari appunto a 2,567 miliardi di euro.

Né Morgan Stanley né il Tesoro hanno voluto spiegare a "l'Espresso" il senso dell'operazione. Inutile dire che la banca aveva un credito nei confronti dello Stato italiano e che il Tesoro era evidentemente tenuto a rimborsarlo. Molti contratti sui derivati prevedono che, dopo un certo numero di anni, una delle due parti può chiedere la chiusura della posizione. Ma non accade spesso. Altre volte sono previsti dei "termination event", ovvero fatti che possono innescare la soluzione del contratto: per esempio il downgrade dell'Italia da parte di Standard & Poor's.

Secondo fonti di mercato, l'operazione si sarebbe conclusa a costo zero, o quasi, per il Tesoro grazie a una triangolazione: Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) sarebbe infatti subentrata a Morgan Stanley consentendo agli americani di "alleggerirsi" rispetto alla Repubblica italiana. Nei mesi scorsi ha fatto scalpore la riduzione della posizione in titoli italiani da parte della Deutsche Bank: nel primo semestre del 2011 la banca tedesca ha venduto oltre 7 miliardi di euro di Btp. Seguita da altre grandi banche, soprattutto francesi.

Per il ministro dell'Economia Mario Monti e per il suo vice Vittorio Grilli, ex direttore generale del Tesoro, impegnati a riportare la fiducia dei mercati sul debitore Italia, la richiesta di Morgan Stanley (la cui branch italiana è diretta dall'ex direttore generale del Tesoro Domenico Siniscalco) deve essere stata una brutta sorpresa. L'episodio riapre la questione della trasparenza delle operazioni in derivati che sono gestite dal Tesoro nella più totale opacità: nessuno sa a quanto ammontano e una volta all'anno viene comunicato (agli uffici di statistica) il guadagno o la perdita complessivamente registrata su quel tipo di operazioni. Infine c'è un problema di immagine per quello che è spesso chiamato il "governo dei banchieri": dare 2,567 miliardi a Morgan Stanley mentre si stangano i pensionati e si stanziano 50 milioni per la social card non suona bene.

Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/super-regalo-a-morgan-stanley/2173399

12 aprile, 2012

I segreti dell'Antartide


Che ci fosse un segreto da svelare in Antartide, non lo pensavano solamente la Chiesa e le Società iniziatiche del medioevo ma anche il Terzo Reich nazista che organizzò una spedizione dai risvolti mai chiariti. Che cosa si nasconde tra i ghiacci del continente antartico?

I nazisti in Antartide e la leggenda della città subantartica.

Il continente antartico era praticamente sconosciuto al mondo occidentale sino alle grandi esplorazioni di fine ‘900.
In quest’epoca molte nazioni presero a interessarsi della sua esistenza e iniziarono a rivendicare la loro sovranità su varie parti del territorio antartico senza tuttavia rendere effettivamente esecutive le loro deliberazioni.
Nel dicembre del 1938 spettò alla Germania nazista dichiarare la sua sovranità su un’area dell’Antartico orientale che battezzò con il nome di “Neuschwabenland” ovvero “Nuova Svevia”. Un’area di 600.000 chilometri quadrati scoperta già nel 1931 dai norvegesi, ma mai occupata e studiata a fondo. Solo dopo la Seconda guerra mondiale, con la sconfitta della Germania nazista, la zona in questione venne rivendicata nuovamente dalla Norvegia e prese il nome di “Terra della Regina Maud”.
All’epoca degli eventi, per quanto si evince dalle cronache del tempo, la Germania nazista organizzò con una nave, la Schwabenland, una spedizione che aveva lo scopo, apparentemente dichiarato, di studiare in maniera più approfondita il continente antartico. Facevano parte della spedizione un buon numero di biologi, cartografi e ingegneri.
La nave, comandata dal capitano Alfred Ritscher, con il supporto di due idrovolanti raggiunse il Polo Sud il 20 gennaio 1939. Alla spedizione era stato invitato anche l’ammiraglio statunitense Byrd, per via dell’esperienza accumulata con le sue precedenti esplorazioni del Polo Sud, che tuttavia rinunciò a parteciparvi.

Un gruppo di ufficiali nazisti sul ponte della Schwabenland


Una volta arrivati sul continente antartico, si ha notizia che i nazisti, nel corso delle loro esplorazioni, effettuassero alcune scoperte inaspettate: rilevarono aree libere dai ghiacci e la presenza di sorgenti calde, ma soprattutto rilevarono, sempre secondo le cronache del tempo, la presenza di un canale sottomarino che tagliava in due il continente antartico. Probabilmente il “Grande Rift Antartico” studiato nel nostro secolo. Quel che segue è cronaca raccolta da varie testimonianze dell’epoca e da diretti testimoni che l’hanno documentata.
Durante le loro esplorazioni, i nazisti rilevarono che la spaccatura subantartica sfociava in una serie di grotte poste al di sotto dei ghiacci dell’Antartide. A seguito di questa scoperta, si dice che Hitler ordinasse, nel 1940, la costruzione di una base antartica destinata a dare appoggio strategico agli U-Boot, i sottomarini da guerra impegnati negli oceani del pianeta ad attaccare i convogli alleati.
In questo sistema di grotte i nazisti avrebbero costruito in due anni una base denominata “Base 211” poi ribattezzata "Neu Berlin". Una vera città sotto il ghiaccio, comprensiva di alloggiamenti, magazzini militari e ospedale. Un grande complesso alimentato in parte con l'energia geotermica, oggi riscoperta come energia alternativa e usata in molte abitazioni civili dell’Europa.
Secondo altre voci, sorte dopo la fine della Seconda guerra mondiale, questa base avrebbe poi ospitato in parte i gerarchi e i criminali di guerra nazisti sfuggiti alla cattura degli Alleati.


Il logo della spedizione nazista al Polo Sud

La presunta scoperta del canale transantartico, e tutte le voci relative all’esistenza di basi di U-Boot, probabilmente sostenute dalla propaganda nazista del tempo, alimentarono la credenza che dall’Antartide si aprisse un varco che conduceva all’interno della Terra andando a sostenere la teoria della “Terra Cava”.

Una teoria che prevedeva che l’interno della Terra fosse completamente vuoto e che sul guscio interno esistessero continenti e oceani come sulla superficie, il tutto illuminato da un piccolo Sole. L’interno della Terra sarebbe stato abitato dagli antichi progenitori dell’umanità che avrebbero accolto con amicizia i nazisti considerandoli i continuatori della “razza eletta”.
L’idea sembrava coincidere in parte con le antiche tradizioni che vedevano i sopravvissuti dell’Antico Eden rimasti nella terra d’origine, riparati all’interno di confortevoli caverne subantartiche.


I territori dell’Antartide rivendicati dal Nazismo con il nome di “Nuova Svevia”, la “Neuschwabenland”, che al termine della Seconda guerra mondiale venne ribattezzata “Terra della Regina Maud”. Qui i nazisti ritenevano che esistesse nel sottosuolo una serie di caverne in cui poter realizzare la “Base 211”, poi ribattezzata "Neu Berlin", per dare appoggio agli U-Boot
Le cronache del tempo in effetti riportavano che i nazisti si fossero imbattuti nella loro esplorazione sotterranea in una città abitata da una antica razza di umani e di creature sauroidi che convivevano da sempre pacificamente all’interno del continente antartico.

Se questa narrazione fosse vera, visto come si è conclusa la Seconda guerra mondiale, non si può certo pensare che i nazisti abbiano avuto un qualsiasi aiuto da parte di costoro. Anzi, risulta che i nazisti non realizzarono mai completamente la loro base ed evacuarono l’Antartide prima ancora della fine del conflitto mondiale, probabilmente dissuasi dai suoi custodi.



La missione High Jump degli USA in Antartide


Conclusa la Seconda guerra mondiale, il 2 dicembre 1946 anche gli Stati Uniti organizzarono una spedizione verso l’Antartide. L’operazione, questa volta ricca di mezzi e di uomini, era stata progettata dal “United States Navy Antarctic Developments Program” della US Navy statunitense e battezzata “High Jump Operation”.
L’operazione era stata esposta come una missione esplorativa del continente antartico e il comando simbolico era stato affidato all’ammiraglio americano Richard Byrd, che in precedenza aveva condotto varie esplorazioni sul territorio antartico, sebbene il vero comandante della missione fosse l’ammiraglio Richard Cruzen. Ma più che una missione scientifica la spedizione “High Jump” sembrava avere caratteristiche decisamente proprie di un intervento militare.


Alcuni sottomarini nazisti U-Boot tra i ghiacci dell’Antartico

L’operazione comportava una vera e propria task force costituita dalla portaerei Philippine Sea, da due cacciatorpediniere, la USS Brownsen e la USS Henderson, da due rompighiaccio, la USCGC Burton Island e la USCGC Northwind, da quattro navi di appoggio logistico, USS Yankee, USS Canisted, USS Merrick e USS Capacan, una nave per comunicazioni, la USS Mount Olympus, un sommergibile, l'USS Sennet di classe Balao, e da due navi per appoggio idrovolanti, la USS Currituck e la USS Pine Island. In tutto la task force era completata da dodici idrovolanti, sei elicotteri e 4.700 marines.
Inevitabile chiedersi che cosa gli USA stavano cercando in Antartide. Erano preoccupati di verificare l’eventuale presenza ancora operativa della presunta base nazista Base 211 di appoggio agli U-Boot che avrebbero potuto attuare inaspettati azioni di pirataggio anche dopo la fine del conflitto mondiale? Oppure stavano cercando di stabilire un contatto con le misteriose creature rettiloidi che dimoravano in Antartide, la cui esistenza era stata rivelata agli Alleati dai gerarchi nazisti catturati?


Un “Fliegender Scheiben“, uno dei velivoli ad ala circolare che, secondo il controverso diario dell’Ammiraglio Byrd, sarebbero stati posseduti dai nazisti in una base segreta dell’Antartico 
Era previsto che la missione avrebbe dovuto operare in Antartico per 18 mesi, invece inspiegabilmente ebbe termine solo dopo tre settimane, nel febbraio del 1947. Al suo ritorno dall’Antartico, l’ammiraglio Byrd, nel corso di una intervista, rilasciò una sorprendente dichiarazione all’agenzia di stampa International News Service sulla nave USS Mount Olimpus, che fu poi pubblicata il 5 marzo 1947 dal quotidiano cileno El Mercurio. In questa intervista Byrd dichiarava che gli Stati Uniti avrebbero dovuto rimanere in uno stato di “allerta continua” per “fronteggiare la possibilità di un attacco ostile che potrebbe provenire da entrambi i poli”. Non spiegò mai il significato di questa sua asserzione, ma era evidente che veniva messa in relazione a quanto la missione “High Jump” poteva aver trovato sul continente antartico. In ogni caso il segreto militare era stato invocato dal governo americano su tutto quanto poteva riguardare l’operazione “High Jump” e non si seppe mai più nulla delle eventuali scoperte fatte dagli americani in Antartide.
La raffigurazione nativa di un “Katchina”, una delle creature sauroidi che, secondo le leggende Hopi del Nord America e degli Aborigeni australiani, dimorerebbero ancora insieme agli umani nell’antico Eden in cui anticamente coabitarono all’epoca della narrazione biblica
















Intorno alla missione “High Jump” sono sorte in seguito voci sensazionalistiche e sono nate varie leggende che riportano come nel corso di questa spedizione l’ammiraglio Byrd fosse entrato nella presunta cavità interna della Terra e avesse incontrato gli antichi abitanti dell’Eden e i gerarchi nazisti da essi ospitati come rifugiati.
Addirittura risulterebbe che i nazisti gli mostrarono velivoli di tecnologia avanzatissima, i “Fliegender Scheiben”, apparecchi ad ala circolare descritti all’epoca come veri e propri “dischi volanti” simili a quello che Adamski dichiarò di aver fotografato negli anni ’50 nel deserto dell’Arizona.
Alla sua morte, all’Ammiraglio Byrd venne attribuito un diario segreto che lui stesso avrebbe completato il 24 dicembre 1956. Un documento che sarebbe stato rinvenuto dal capo archivista del “Polar Byrd Research Center” dell’università di Columbus dell’Ohio.
In questo diario Byrd narrava che, mentre sorvolava con il suo aereo la distesa antartica, venne coinvolto in una sorta di “tempesta magnetica” simile a quelle ipotizzate per le navi scomparse del “Triangolo delle Bermude” e di essere entrato nella profonda cavità terrestre guidato da oggetti volanti a forma discoide che recavano le insegne della svastica nazista.
Ad acuire maggiormente le voci di segreti di stato e di complotti in atto per nascondere quanto era stato trovato nell’Antartide, nel 1949 accadde che il Segretario della Marina Americana Forrestal, fautore dell’operazione’High Jump, venne trovato morto a seguito di quello che allora venne ritenuto un suicidio inspiegabile e imputato ad un inaspettato collasso nervoso


Una base segreta nell’Antartico? Nazisti o rettiliani?

La portaerei “Philippine Sea” della missione “High Jump Operation” organizzata nel 1946 dagli USA e guidata dall’Ammiraglio Richard Byrd. La missione aveva lo scopo di esplorare militarmente il continente antartico e comprendeva una vera Task force di decine di navi e di circa cinquemila marines
Le vicende antartiche dei nazisti e dell’Ammiraglio Byrd riecheggiano ancora oggi a distanza di anni e prendono corpo nell’idea che in Antartide esista una base segreta di oggetti volanti non identificati.

In parte questa credenza prende spunto dalla base militare 211 realizzata dalla Germania nazista in Antartide che, oltre a costituire una base logistica per gli U-Boot, avrebbe dovuto anche ospitare le “V7”, i “Reichsflugscheiben”,velivoli ad ala circolare, l’arma segreta con cui il Führer avrebbe tentato di sovvertire all’ultimo l’esito della Seconda guerra mondiale.
La vicenda si lega alle voci riportate dagli ambienti nazisti secondo le quali i nazisti del Terzo Reich, durante le esplorazioni del ’39, avrebbero incontrato proprio sul continente antartico una razza aliena che già dimorava sul continente di ghiaccio e che usava aeromobili di forma discoidale che ispirarono i tecnici tedeschi per costruire la loro ultima arma segreta.


Ammiraglio Richard Byrd. Al termine della spedizione antartica della “High Jump Operation” dichiarò nel 1947 che gli Stati Uniti avrebbero dovuto rimanere in uno “stato di allerta continua” per fronteggiare la possibilità di un attacco ostile che avrebbe potuto provenire da entrambi i poli.
Un rapporto di scambio che non dovette durare molto, visto che i nazisti abbandonarono ben presto l’Antartide per realizzare altre basi in Argentina.

L’idea di una base subantartica di oggetti volanti a forma discoide ha comunque superato l’ipotesi di un’origine nazista e oggi esistono molte documentazioni che portano a considerare che invece l’Antartide potrebbe ospitare una base di creature aliene o almeno ritenute tali.
In questo caso si potrebbe parlare ancora una volta dei rettiliani che dall’origine dei tempi avrebbero condiviso l’antico Eden con la specie umana e che oggi dimorerebbero ancora insieme le profonde caverne subantartiche in confortevoli rifugi.


Uno dei sottomarini della “High Jump Operation” tra i ghiacci dell’Antartide

La loro tecnologia sarebbe molto più avanzata di quella del genere umano, che nei millenni ha dovuto subire una regressione culturale e scientifica causata, dopo l’abbandono dell’Eden, dal suo peregrinare sulla superficie della Terra alla ricerca di nuovi ambienti in cui sopravvivere.
Non mancano infatti gli avvistamenti dei cosiddetti UFO, gli “Unidentified Flying Objects”, che sarebbero stati visti più volte sorvolare il cielo dell’Antartide, oppure emergere dalle acque circostanti.
Ma non sono solo dichiarazioni di cultori dell’argomento o di occasionali testimoni. Nel gennaio 2011, uno dei primi comunicati emessi dall’organizzazione “WikiLeaks” di Julian Assange, nota per aver divulgato nell’anno precedente vari segreti di tutte le nazioni, riportò che nelle stanze del Cremlino moscovita circolava un rapporto preparato per il Presidente Medvedev dalla “Russian Space Forces” (VKS), 45th Division of Space Control.
WikiLeaks riportava la notizia di vari cablogrammi segreti degli Stati Uniti che dettagliavano come questi, dal 2004, stessero ingaggiando una vera e propria guerra contro degli oggetti volanti non identificati che sembravano avere la loro base sul continente antartico o in ogni caso nell’oceano australe che lo circondava.

La Clelia II, una nave da crociera antartica, che secondo WikiLeaks nel dicembre 2009 avrebbe rischiato di affondare con un centinaio di persone a bordo quando venne coinvolta dalle onde generate da oggetti non identificati emersi all’improvviso dalle acque dell’oceano circumpolare
In relazione a questo rapporto, gli USA stabilirono un livello di allerta militare il 10 giugno 2004 dopo che un considerevole gruppo di UFO, “emerso all’improvviso” dall’oceano australe si avvicinò a Guadalajara, in Messico, a 1600 chilometri dal confine americano. Senza tuttavia che accadesse altro, poiché gli UFO furono visti ritornare alla loro base nell’oceano circumpolare.

Secondo il rapporto presentato al Presidente Medvedev, il pericolo immediato era rappresentato dall’emersione improvvisa di queste grandi flotte di UFO, che provocavano onde enormi causate dalla loro uscita improvvisa da quella che veniva ritenuta essere la loro base sottomarina.
Il rapporto citava, in merito a questi eventi, il caso del Clelia II, una nave da crociera antartica con un centinaio di persone a bordo, che nel dicembre del 2009 avrebbe rischiato di affondare quando venne coinvolta dalle gigantesche onde prodotte dall’emersione improvvisa di oggetti non identificati che uscivano dalle acque dell’oceano circumpolare.
Per via dell’urto di un’onda alta quasi dieci metri, uno dei motori della nave venne messo fuori uso. In quell’occasione vennero anche interrotti temporaneamente i sistemi di comunicazione e l'elettricità di bordo.
A fronte di quanto WikiLeaks ha rivelato è inevitabile ricordare quanto ebbe a dichiarare l’ammiraglio Byrd al suo ritorno dall’Antartico con la missione militare “High Jump”, ovvero che gli Stati Uniti avrebbero dovuto rimanere “in uno stato di allerta continua” paventando una minaccia che poteva provenire da entrambi i poli.
Cosa si nasconde realmente sul continente antartico? E’ possibile che siano solo tutte coincidenze fortuite?
Julian Assange, dopo aver rivelato attraverso WikiLeaks il contenuto del cablogramma segreto degli USA, è stato arrestato. Un’altra coincidenza?

Fonte: http://www.shan-newspaper.com/web/antartica/464-i-segreti-delleden-perduto.html



 Il diario di bordo dell'ammiraglio Byrd


Dalle note del suo diario di bordo, della quarta spedizione polare, traggo alcune frasi dalle quali ci ha rivelato come egli abbia acquisita una coscienza straordinaria su tante realtà sia umane che planetarie, attraverso il suo "contatto" con quelle Civiltà Superiori.

"Devo scrivere questo diario di nascosto e in assoluta segretezza. Riguarda il mio volo antartico del 19 Febbraio dell'anno 1947. Verrà un tempo in cui la razionalità degli uomini dovrà dissolversi nel nulla e si dovrà allora accettare l'ineluttabilità della Verità. Io non ho la libertà di diffondere la documentazione che segue, forse non vedrà mai la luce, ma devo comunque fare il mio dovere e riportarla qui con la speranza che un giorno tutti possano leggerla, in un mondo in cui l'egoismo e l'avidità di certi uomini non potranno più sopprimere la Verità".


..."Distese di ghiaccio e neve sotto di noi, notate delle colorazioni giallognole con disegni lineari. Alterata la crociera per un migliore esame di queste configurazioni colorate, notate anche colorazioni violacee e rossastre".


..."Sia la bussola magnetica che la girobussola cominciano a ruotare e ad oscillare, non ci è possibile mantenere la nostra rotta con la strumentazione. Rileviamo la direzione con la bussola solare, tutto sembra ancora a posto. I controlli sembrano lenti nel rispondere e nel funzionare, ma non c'è indicazione di congelamento".


..."29 minuti di volo trascorsi dal primo avvistamento dei monti, non si tratta di un'allucinazione. È una piccola catena di montagne che non avevamo mai visto prima".


..."Oltre le montagne vi è ciò che sembra essere una vallata con un piccolo fiume o ruscello che scorre verso la parte centrale. Non dovrebbe esserci nessuna valle verde qua sotto! C'è qualcosa di decisamente strano e anormale qui! Dovremmo sorvolare solo ghiaccio e neve! Sulla sinistra ci sono grandi foreste sui fianchi dei monti. I nostri strumenti di navigazione girano ancora come impazziti".


..."Altero l'altitudine a 1400 piedi ed eseguo una sterra virata completa a sinistra per esaminare meglio la valle sottostante. È verde con muschio ed erba molto fitta. La luce qui sembra diversa. Non riesco più a vedere il Sole. Facciamo un altro giro a sinistra e avvistiamo ciò che sembra essere un qualche tipo di grosso animale. Assomiglia ad un elefante! NO!!! Sembra essere un mammuth! È incredibile! Eppure è così! Scendiamo a quota 1000 piedi ed uso un binocolo per esaminare meglio l'animale. È confermato, si tratta di un animale simile al mammuth".


…"Incontriamo altre colline verdi. L'indicatore della temperatura esterna riporta 24 gradi centigradi. Ora proseguiamo sulla nostra rotta. Gli strumenti di bordo sembrano normali adesso. Sono perplesso circa le loro reazioni. Tento di contattare il campo base. La radio non funziona".


…"Il paesaggio circostante sembra livellato e normale. Avanti a noi avvistiamo ciò che sembra essere una città!!! È impossibile! L'aereo sembra leggero e stranamente galleggiante. I controlli si rifiutano di rispondere! Mio Dio!! Alla nostra destra e alla nostra sinistra ci sono apparecchi di uno strano tipo. Si avvicinano e qualcosa irradia da essi. Ora sono abbastanza vicini per vedere i loro stemmi. E' uno strano simbolo. Dove siamo? Cosa è successo? Ancora una volta tiro decisamente i comandi. Non rispondono!!! Siamo tenuti saldamente da una sorta di invisibile morsa d'acciaio".


..."La nostra radio gracchia e giunge una voce che parla in inglese con accento che sembra decisamente nordico o tedesco! Il messaggio è: - Benvenuto nel nostro territorio, Ammiraglio. Vi faremo atterrare esattamente fra sette minuti. Rilassatevi, Ammiraglio, siete in buone mani. - Mi rendo conto che i motori del nostro aereo sono spenti. L'apparecchio è sotto uno strano controllo ed ora vira da sé".


..."Riceviamo un altro messaggio radio. Stiamo per cominciare la procedura di atterraggio, ed in breve l'aereo vibra leggermente cominciando a scendere come sorretto da un enorme, invisibile ascensore".


..."Alcuni uomini si stanno avvicinando a piedi all'aereo. Sono alti ed hanno i capelli biondi. In lontananza c'è una grande città scintillante, vibrante di tinte dei colori dell'arcobaleno. Non so cosa succederà ora, ma non vedo traccia di armi su coloro che si avvicinano. Sento ora una voce che mi ordina, chiamandomi per nome, di aprire il portellone. Eseguo".

Dopo questi appunti, tratti dal "diario di bordo", l'Ammiraglio annota cosa successe:

..."Da questo punto in poi scrivo gli eventi che seguono richiamandoli alla memoria. Ciò rasenta l'immaginazione e sembrerebbe una pazzia se non fosse accaduto davvero. Il tecnico ed io fummo prelevati dall'aereo ed accolti in modo cordiale. Fummo poi imbarcati su un piccolo mezzo di trasporto simile ad una piattaforma ma senza ruote! Ci condusse verso la città scintillante con estrema celerità. Mentre ci avvicinammo, la città sembrava fatta di cristallo. Giungemmo in poco tempo in un grande edificio, di un genere che non avevo mai visto prima. Sembrava essere uscito dai disegni di Frank Lloyd Wright, o forse più precisamente da una scena di Buck Regers!
Ci venne offerta un tipo di bevanda calda che sapeva di qualcosa che non avevo mai assaporato prima. Era deliziosa. Dopo circa 10 minuti, due dei nostri mirabili ospiti vennero nel nostro alloggio invitandomi a seguirli. Non avevo altra scelta che obbedire. Lasciai il mio tecnico radio e camminammo per un po' fino ad entrare in ciò che sembrava essere un ascensore. Scendemmo per alcuni istanti, l'ascensore si fermò e la porta scivolò in alto silenziosamente! Procedemmo poi per un lungo corridoio illuminato da una luce rosa che sembrava emanare dalle pareti stesse! Uno degli esseri fece segno di fermarci davanti ad una grande porta. Sopra di essa c'era una scritta che non ero in grado di leggere. La grande porta scorse senza rumore e fui invitato ad entrare. Uno degli ospiti disse: - Non abbiate paura, Ammiraglio, state per avere un colloquio con il Maestro -. Entrai ed i miei occhi si adeguarono lentamente alla meravigliosa colorazione che sembrava riempire completamente la stanza. Allora cominciai a vedere quello che mi circondava. Ciò che mostrò ai miei occhi era la vista più stupenda di tutta la mia vita. In effetti era troppo magnifica per poter essere descritta. Era deliziosa. Non credo che esistano termini umani in grado di descriverla in ogni dettaglio con giustizia. I miei pensieri furono interrotti dolcemente da una voce calda e melodiosa: "Le do il benvenuto nel nostro territorio, Ammiraglio". Vidi un uomo dai lineamenti delicati e con i segni dell'età sul suo viso. Era seduto ad un grande tavolo. Mi invitò a sedermi su una delle sedie. Dopo che fui seduto, unì le punte delle sue dita e sorrise. Parlò di nuovo dolcemente e disse quanto segue: - L'abbiamo lasciata entrare qui perché lei è di nobile carattere e ben conosciuto nel mondo di superficie, Ammiraglio. - Mondo di superficie! Quasi rimasi senza fiato!
"Si - ribattè il Maestro con un sorriso - lei si trova nel territorio degli Ariani, il Mondo sommerso della Terra. Non ritarderemo a lungo la sua missione, e sarete scortati indietro sulla superficie e un poco oltre senza pericolo. Ma ora, Ammiraglio, le dirò il motivo della sua convocazione qui. Il nostro interessamento cominciò esattamente subito dopo l'esplosione delle prime bombe atomiche da parte della vostra razza, su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone. Fu in quel momento inquietante che spedimmo sul vostro mondo di superficie i nostri mezzi volanti.
I Flugelrads, per investigare su ciò che la vostra razza aveva fatto. Questa è ovviamente storia passata, Ammiraglio, ma mi permetta di proseguire. Vede, noi non abbiamo mai interferito prima d'ora nelle guerre e nella barbarie della vostra razza, ma ora dobbiamo farlo in quanto voi avete imparato a manipolare un tipo di energia, quella atomica, che non è affatto per l'uomo. I nostri emissari hanno già consegnato dei messaggi alle potenze del vostro mondo, e tuttavia esse non se ne curano. Ora voi siete stato scelto per essere testimone qui che il nostro mondo esiste. Vede, la nostra cultura e la nostra scienza sono avanti di migliaia di anni rispetto alle vostre, Ammiraglio". Lo interruppi: "Ma tutto ciò che cosa ha a che fare con me, Signore!". Gli occhi del Maestro sembrarono penetrare in modo profondo nella mia mente, e dopo avermi studiato per un po' rispose: "La vostra razza ha raggiunto il punto del non ritorno, perché ci sono alcuni tra voi che distruggerebbero il vostro intero mondo piuttosto che rinunciare al potere così come lo conoscono…".
Annuii e il Maestro continuò: "Dal 1945 in poi abbiamo tentato di entrare in contatto con la vostra razza, ma i nostri sforzi sono stati accolti con ostilità: fu fatto fuoco contro i nostri flugelrads. Si, furono persino inseguiti con cattiveria e animosità dai vostri aerei da combattimento. Così ora, figlio mio, le dico che c'è una grande tempesta all'orizzonte per il vostro mondo, una furia nera che non si esaurirà per diversi anni. Non ci sarà difesa nelle vostre armi, non ci sarà sicurezza nella vostra scienza. Imperverserà fino a quando ogni fiore della vostra cultura sarà stato calpestato e tutte le cose umane saranno disperse nel caos. La recente guerra è stata soltanto un preludio a quanto deve ancora avvenire alla vostra razza. Noi qui possiamo vederlo più chiaramente ad ogni ora… crede che mi sbagli?". "No - risposi - è già successo una volta nel passato; giunsero gli anni oscuri e durarono per cinquecento anni". "Si, figliolo mio - replicò il Maestro - gli anni oscuri che giungeranno ora, per la vostra razza, copriranno la Terra come una coltre, ma credo che qualcuno tra voi sopravviverà alla tempesta, oltre questo non so! Noi vediamo in un futuro lontano riemergere, dalle rovine della vostra razza, un mondo nuovo, in cerca dei suoi leggendari tesori perduti, ed essi saranno qui, figlio mio, al sicuro in nostro possesso. Quando giungerà il momento ci faremo nuovamente avanti per aiutare la vostra cultura e la vostra razza a vivere.
Forse per allora avrete appreso la futilità della guerra e della sua lotta… e dopo quel momento, una parte della vostra cultura e scienza vi saranno restituite così che la vostra razza possa ricominciare. Lei, figlio mio, deve tornare nel Mondo di Superficie con questo messaggio…".


Con queste parole conclusive il nostro incontro sembrava giungere al termine. Per un attimo mi sembrò di vivere un sogno… eppure sapevo che quella era la realtà, e per qualche strana ragione mi inchinai lievemente, non so se per rispetto od umiltà. Improvvisamente mi resi conto che i due fantastici ospiti che mi avevano condotto qui erano di nuovo al mio fianco. "Da questa parte, Ammiraglio", mi indicò uno di Loro. Mi girai ancora una volta prima di uscire e guardai il Maestro. Un dolce sorriso era impresso nel suo anziano viso delicato. "Addio, figliolo mio", mi disse, e fece un gesto soave con la sua esile mano, un gesto di pace ed il nostro incontro ebbe definitivamente termine. Uscimmo velocemente dalla stanza del Maestro attraverso la grande porta ed entrammo ancora una volta nell'ascensore. La porta si abbassò silenziosamente e ci muovemmo subito verso l'alto.
Uno dei miei ospiti parlò di nuovo: "Ora dobbiamo affrettarci, Ammiraglio, in quanto il Maestro non desidera ritardare oltre il vostro programma previsto e dovete ritornare dalla vostra razza con il suo messaggio". Non dissi nulla, tutto ciò era quasi inconcepibile, e una volta ancora i miei pensieri si interruppero non appena ci fermammo. Entrai nella stanza e fui di nuovo con il mio tecnico radio. Aveva un'impressione ansiosa sul suo volto. Avvicinandomi dissi: "È tutto a posto, Howie, è tutto a posto". I due esseri ci fecero segno verso il mezzo in attesa, salimmo e presto giungemmo al nostro aereo. I motori erano al minimo, e ci imbarcammo immediatamente. L'atmosfera era ora carica di una certa aria di urgenza. Dopo che il portellone fu chiuso, l'aereo fu immediatamente trasportato in alto da quella forza invisibile fino a quando raggiungemmo i 2700 piedi. Due dei mezzi aerei erano ai nostri fianchi ad una certa distanza facendoci planare lungo la via del ritorno. Devo sottolineare che l'indicatore di velocità non riportava nulla, nonostante ci stessimo muovendo molto rapidamente.

...Ricevemmo un messaggio radio: "Ora vi lasciamo, Ammiraglio, i vostri controlli sono liberi. Wiedersehen!!!". Guardammo per un istante i flugelrads fino a quando non scomparvero nel cielo blu pallido. L'aereo sembrò improvvisamente catturato da una corrente ascensionale. Ne riprendemmo immediatamente il controllo. Non parlammo per un po', ognuno di noi era immerso nei propri pensieri.

...Sorvoliamo nuovamente distese di ghiaccio e neve, a circa 27 minuti dal campo base. Inviamo un messaggio radio, ci rispondono. Riportiamo condizioni normali… normali. Dal campo base esprimono sollievo per aver nuovamente stabilito il contatto.

...Atterriamo dolcemente al campo base. Ho una missione da compiere.

...11 Marzo 1947. Ho appena avuto un incontro di Stato Maggiore al Pentagono. Ho riportato interamente la mia scoperta ed il messaggio del Maestro. È stato tutto doverosamente registrato. Il Presidente ne è stato messo al corrente. Vengo trattenuto per diverse ore ( 6 ore e 39 minuti per l'esattezza). Sono accuratamente interrogato dalle Top Security Forces e da una équipe medica. È un travaglio!!! Vengo posto sotto stretto controllo attraverso i mezzi di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti d'America. Mi viene rammentato che sono un militare e che quindi devo obbedire agli ordini.

...Ultima annotazione: 30 Dicembre 1956. Questi ultimi anni trascorsi dal 1947 ad oggi non sono stati buoni… Ecco dunque la mia ultima annotazione in questo diario singolare. Concludendo, devo affermare che ho doverosamente mantenuto segreto questo argomento, come ordinatomi, durante tutti questi anni. Ho fatto questo contro ogni mio principio di integrità morale. Ora sento avvicinarsi la grande notte e questo segreto non morirà con me, ma, come ogni verità, trionferà. Questa è la sola speranza per il genere umano. Ho visto la verità ed essa ha rinvigorito il mio spirito donandomi la libertà! Ho fatto il mio dovere nei riguardi del mostruoso complesso industriale militare. Ora la lunga notte comincia ad avvicinarsi, ma ci sarà un epilogo. Come la lunga notte dell'Antartico termina, così il sole brillante della verità sorgerà di nuovo, e coloro che appartengono alle tenebre periranno alla sua luce…
Perché io ho visto "quella Terra oltre il Polo, quel Centro del Grande Ignoto".


Fonte: http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/el_byrd.htm

L'Italia vende risorse oro, ora più vicini alla Grecia


Le riserve auree diminuite in valore di 5,669 miliardi a 98,123 miliardi al 31 marzo 2012. Si vendono l’oro e senza dire niente ai cittadini! Dov’è finito quell’oro: venduto ai russi o ai cinesi, avidi compratori di riserve auree in questo momento? Oppure è andato in pegno alla Bce come collaterale di qualcosa, su richiesta della Bundesbank sempre più terrorizzata dalle perdite potenziale del programma Target 2? Una cosa è certa, l’operazione non nasce dall’emergenza. Lo scorso novembre, infatti, fecero scalpore per qualche ora le dichiarazioni del presidente della Commissione parlamentare per l’Europa del Parlamento tedesco, Gunther Krichbaum, in un’intervista al quotidiano “Rheinischen Post”: per ridurre il debito pubblico, l’Italia deve mettere in vendita una parte delle riserve auree.

La singolare proposta giunse dopo il netto no della Germania alla richiesta di vari Stati europei di un utilizzare le riserve auree della Banca centrale tedesca a ulteriore garanzia del cosiddetto Fondo salva Stati (Efsf) nel caso in cui la situazione economico-finanziaria peggiorasse. Pochi giorni dopo, si unì a questo coro anche Michael Fuchs, vicecapogruppo della Cdu, il partito di Angela Merkel, che al Bundestag tuonò: «Gli italiani devono mettere a posto i conti, quindi o portano a termine le privatizzazioni oppure vendono le loro riserve di oro». Un’opinione sottoscritta anche da Frank Schaeffler, dell’Fdp, che considerava «necessario» che gli Stati indebitati «vendano parte del loro oro o lo depositino a garanzia presso la Banca centrale europea». E l’Italia può in effetti contare su quasi 2.500 tonnellate di oro, la quarta riserva al mondo dopo Usa, Germania e il Fondo monetario internazionale, per un valore stimato intorno ai 102 miliardi di euro. In questo senso, la vendita del 20% del totale detenuto coprirebbe l’esborso richiesto dagli accordi internazionali.

Peccato che questo sarebbe un segnale di decadenza che avrebbe pesanti conseguenze sull’economia, sugli equilibri dei mercati e sulle valutazioni delle agenzie di rating: insomma, il governo dei tecnici bocconiani pare che abbia fatto come le famiglie indebite che portano catenine e fedi nuziali ai “Compro oro” per pagare le bollette scadute! E senza dire nulla a nessuno, ma soltanto seguendo pedissequamente le richieste tedesche. Il fatto è che quell’oro non è proprietà dello Stato italiano ma del popolo italiano, tanto che lo stesso Giulio Tremonti, quando nel 2009 voleva tassare le plusvalenze generate dalle riserve di Bankitalia, fu bloccato dal governatore della Bce, Jean-Claude Trichet, che disse in Parlamento «Siamo sicuri che l’oro sia della Banca d’Italia e non del popolo italiano?» e dallo stesso Mario Draghi, all’epoca a capo di Palazzo Koch, secondo cui «le riserve auree appartengono agli italiani e non a via Nazionale».

E queste pratiche non sono una novità nel nostro Paese. Nella primavera del 1976 a Palazzo Chigi c’era Aldo Moro e il Tesoro era nelle mani di Emilio Colombo. La crisi valutaria imperversava e fu inevitabile ricorrere all’aiuto del governo tedesco di Helmut Schmidt che concesse un prestito di due miliardi di dollari, chiedendo però in garanzia 540 tonnellate d’oro, che traslocarono contabilmente dai libri della Banca d’Italia di Paolo Baffi a quelli dell’Ufficio italiano cambi. Fino al 1997, quando il passaggio inverso determinò una gigantesca plusvalenza sulla quale Palazzo Koch pagò 3.400 miliardi di lire di imposte: una manna per il governo di Romano Prodi, impegnato nel tentativo di riportare il disavanzo pubblico sotto il 3% del Pil per poter agganciare l’ euro, visto che l’incasso imprevisto avrebbe contribuito ad abbattere di un altro 0,18% il rapporto fra deficit e Pil. Peccato che Bruxelles, dove già avevano detto no alla rivalutazione delle riserve auree tedesche e alla vendita dell’oro della Banca centrale del Belgio, non diede il proprio consenso. Come siamo entrati nell’euro, poi, è cosa nota a tutti.

Com’è, come non è, a febbraio di quest’anno il quotidiano britannico “The Independent” rilanciava la conferma di una forte pressione tedesca fin dall’inizio del 2012 affinché Roma mettesse mano alle sue riserve per incidere sullo stock di debito: insomma, dove non arrivò il governo Prodi – che propose inoltre la vendita di piccole quantità delle nostre riserve per incentivare lo sviluppo dell’economia nazionale – potrebbero essere arrivati i professori, i tecnici. Tanto che il 19 gennaio scorso i deputati Fabio Rampelli e Marco Marsilio presentarono un’interrogazione parlamentare (con richiesta di risposta scritta) indirizzata al ministro dell’Economia e delle Finanze – leggi Mario Monti – per chiedere lumi al riguardo. A tutt’oggi, che io sappia, si attende risposta.

Signore e signori, questi si vendono l’oro (può essere un’alternativa, ma è sempre l’ultima e comunque andrebbe quantomeno annunciata e discussa in Parlamento) mentre le banche incassano e gioiscono (e non pagano nemmeno l’Imu per le sedi delle Fondazioni, il vero cancro politico-economico del sistema): attenzione, la strada che abbiamo intrapreso è decisamente greca. E con la Spagna destinata a ristrutturare in parte il debito entro l’autunno, rischiamo davvero grosso.


Fonte: www.rischiocalcolato.it

07 aprile, 2012

Norvegia. Realizzato il piu' grande ed inquietante Bunker di tutti i tempi



In Norvegia stanno costruendo il più grande e inquietante bunker di tutti i tempi. Si tratta di un gigantesco deposito sotterraneo che dovrebbe ospitare quella che è stata ribattezzata come la Banca Genetica dell’Apocalisse. Scavata nel granito, chiusa da due portelloni a prova di bomba, e difesa da una muraglia di cemento armato spessa un metro, secondo alcuni, la “Grotta” sarebbe il “luogo privilegiato” dove i grandi della terra avrebbero organizzando la loro sopravvivenza in caso di catastrofi naturali.
“E’ una sciocchezza”, la pronta risposta di Bill Gates (tra i finanziatori del progetto insieme ai Rockefeller). Quella che vi presenteremo presto è solo una banca per tutti i semi del mondo. Il luogo lo avrebbe scelto anche Crichton per ambientarci uno dei suoi romanzi. L’arcipelago delle Svalbard, nel mare di Barents, vicino all’Oceano Artico. A circa un migliaio di chilometri dal Polo Nord. Un’isola dimenticata da Dio a largo della Norvegia. Si chiama Spitsbergen. Fu scoperta per caso da Willem Barents alla fine del ‘500. Ma divenne famosa durante la seconda guerra mondiale  a seguito di uno dei più leggendari e controversi ufo-crash di tutti i tempi. Su quell’isola, il 9 luglio del 1946, il Colonnello Arneson , ufficialmente addetto ai recuperi top secret della Norwegian Air Force, si portò via un “oggetto del diametro di 47 metri, realizzato con materiale sconosciuto e segnato da misteriose iscrizioni”. Da allora Spitsbergen è stata sempre considerata territorio di caccia per gli appassionati del genere. Oggi però è tecnicamente impossibile perlustrarla da cima a fondo. Perché intere zone dell’isola sono improvvisamente diventate “off limits”. E’ vietato, ad esempio, inoltrarsi sulle montagne che circondano il piccolo villaggio di Longyearbyen. Da quelle parti, è un po’ di tempo, che eserciti di operai stanno scavando nelle viscere dell’isola. Obiettivo? Realizzare un bunker. Ma non un bunker qualsiasi. Il più grande e sicuro rifugio di tutti i tempi. E fino a che l’opera non verrà ultimata i committenti del progetto preferiscono evitare occhi indiscreti. Secondo i bene informati il bunker ospiterà una sorta di Banca Genetica Mondiale. In quella immensa grotta verranno conservati circa tre milioni di diverse varietà di semi, che arriveranno da tutte le parti della terra. Tra i “mecenati” del Progetto “Svalbard Seed Bank” ci sono nomi da brivido: Bill & Melinda Gates Foundation, la DuPont/Pioneer Hi-Bred, il gigante statunitense dell’agroalimentare, la Syngenta, la più importante azienda svizzera di agrochimica, e la fondazione Rockefeller, il gruppo privato che già negli anni ‘70 aveva dato vita alla “rivoluzione genetica” con un giro d’affari di oltre 100 milioni di dollari in sementi.Tutti insieme per salvare il mondo e assicurare all’umanità una continuità genetica in caso di calamità naturali definitive. Fin qui niente di male. Anzi. I problemi sono cominciati quando sul sito del Progetto Camelot è apparsa una lettera di un sedicente “politico norvegese” che collega, tra le righe, il bunker di Spitsbergen ad una lunga e complessa rete di rifugi sotterranei che a partire dagli inizi del 2000 si starebbero realizzando in Norvegia. “Vorrei parlare delle cose difficili che accadranno dal 2008 al 2012. Il governo norvegese sta costruendo basi sotterranee e bunker in numero sempre maggiore. Israele e molti altri paesi stanno facendo la stessa cosa. Quando ho chiesto spiegazioni, hanno semplicemente risposto: per proteggere il popolo norvegese. Ho chiesto anche quando avrebbero pensato di terminare il lavoro e la risposta è stata: prima del 2011”. Apriti cielo. Le parole di questo misterioso “uomo politico” hanno fatto il giro del web creando scompiglio e ansia. E c’è anche chi collega la notizia alla tanto paventata distruzione totale del 2012. “Il pianeta X sta arrivando – scrive il nostro – e la Norvegia ha cominciato con l’approvvigionamento di cibo e sementi nella zona di Svalbard e nel Nord artico con l’aiuto degli US e UE e di tutto il paese. Salveranno solamente chi fa parte dell’elite di potere e coloro che potranno ancora creare o costruire: dottori, scienziati e così via”. La lettera è datata febbraio 2008. E per due anni, intorno a quelle parole, si è detto e scritto di tutto. E deve essere stata proprio l’impressionante tam tam mediatico che ha convinto i fondatori del Progetto ad uscire allo scoperto e dichiarare che entro l’estate del 2010 la Svalbard Seed Bank verrà illustrata in tutte le sue potenzialità. Per Bill Gates e soci non c’è più niente da nascondere. Si tratta solo di una enorme banca di semi.  Ma le mura di cinta del bunker, i sistemi di sicurezza, e il carattere di assoluta segretezza del progetto non tranquillizzano di certo. E il Popolo della Rete ha deciso di stare con le antenne drizzate. Ci stanno nascondendo qualcosa? Gates e Rockefeller sanno più di quanto dicono? Perché questa corsa a concludere i lavori entro il 2011?

Nessun dubbio: bisogna fare chiarezza. E in fretta.

In un isola in mezzo al mare sono conservati in scatole grigie ermeticamente sigillata, riposti ordinatamente in una grotta sotterranea a prova di terremoti, situata a 130 m sotto il Permafrost (ovvero il ghiaccio perenne) più o meno mezzo milione di diversi tipi di sementi. Non è fantascienza si tratta del deposito di sementi delle isole Svalbard!



Intervista al professor Roland Von Bothmer

Domanda : <Perchè avete scelto le isole Svalbard, per costruire il deposito di sementi?>

Risposta : <Sono uno dei luoghi più sicuri della Terra: non sono a rischio di terremoti, non c'è attività vulcanica, le temperature sono stabile. Il deposito è situato dentro una montagna a 130 metri sopra il livello dell'acqua così non c'è pericolo di inondazioni.>

Domanda : <Quanti tipi di sementi sono conservate?>

Risposta : <Al momento 526mila tipi diversi>

Domanda : <quante persone lavorano al deposito?>

Risposta : <Nessuno ci lavora in modo permanente. La situazione è monitorata con sensori remoti, così da permetterci di intervenire se accade qualcosa. Andiamo al deposito un paio di volte l'anno, quando arrivano nuove sementi o persone importanti!

Domanda : <Quanto resistono le sementi congelate?>

Risposta : <Nessuno lo sa con certezza. Si spera centinaia di anni. Al momento i semi sono seccati e riposti in buste di stagnola a -18°. Quando i semi si rovinano e non riescono più a germogliare, facciamo crescere nuove piante e rimpiazziamo i vecchi semio con i nuovi. Stiamo lavorando a un progetto per verificare lo stato dei semi ogni 5 anni.>

Domanda : <Come vi procurate i semi?>

Risposta : <I semi arrivano da tutte le maggiori banche genetiche del mondo: alle Svalbard vengono depositate solo le copie di sicurrezza. Significa che le banche genetiche originarie posseggono ancora la copia dei semi che ci inviano perché li tengono come materiale su cui lavorare.>

Domanda : <Avete speciali sistemi di sicurezza per proteggere le sementi?>

Risposta : <L'accesso al cuore della struttura è concesso solo a pochissime persone. Il luogo impervio fa da fortezza naturale.>

Domanda : <Perché è importante proteggere la biodiversità?>

Risposta : <Per molte ragioni. Se pensiamo alle piante da coltivazione, è importante avere un'ampia varietà tra cui scegliere; così, per esempio, invece di usare prodotti chimici per combattere le malattie delle piante o gli insetti nocivi raccolti, si potrebbe selezionare la qualità delle piante più resistenti. Un'altra ragione riguarda i cambiamenti climatici: è fondamentale avere a disposizione nuove sementi da selezionare a seconda delle diverse condizioni climatiche.>

Domanda : <Ci sono molte banche della sementi, al mondo?>

Risposta : <Quasi ogni paese ne ha una che ha lo scopo di preservare i semi e sviluppare nuove qualità di piante. Alle Svalbard si custodiscono le copie di sicurezza, nel caso accada qualcosa nei vari depositi.>

Domanda : <L'umanità ha già perso un gran numero di sementi, nell'ultimo secolo...>

Risposta : <per questo motivo importante raccogliere e preservare quanto possiamo per il futuro. Ne avremmo bisogno!>

Sarà veramente solo questo? Resteremo vedere in attesa di novità. Sicuramente tutto questo è inquietante e lascia intendere che questo lavoro sia realmente necessario a breve...

06 aprile, 2012

Napolitano e Monti denunciati per attentato contro l’integrità e l’indipendenza dello Stato!




La notizia è di quelle che fanno saltare sulla sedia.
Un avvocato di Cagliari, Paola Musu, ha sporto formale denuncia nei confronti di Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, tutti i ministri e tutti i membri del parlamento.
I reati ravvisabili, come si legge nel documento protocollato e presentato presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari, sono:








- attentato contro l’integrità, l’indipendenza e l’unità dello Stato;
- associazioni sovversive;
- attentato contro la Costituzione dello Stato;
- usurpazione di potere politico;
- attentato contro gli organi costituzionali;
- attentato contro i diritti politici del cittadino;
- cospirazione politica mediante accordo;
- cospirazione politica mediante associazione;

La denuncia è scattata a seguito delle vicende degli ultimi mesi, conseguenza della crisi economica e del diktat della Bce che hanno “suggerito” al Presidente della Repubblica la formazione di un nuovo governo, cosidetto “tecnico”, a guida di Mario Monti. Un governo non legittimato dal voto popolare. Di ciò si è molto discusso, ma nessuno finora si era spinto così in là da sporgere una denuncia formale impugnando la Costituzione e il Codice Penale.
La prima violazione, secondo l’avvocato Paola Musu, sarebbe all’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
La denuncia continua: “Contenuto essenziale della sovranità di un popolo è dato dalla propria sovranità in materia di politica monetaria, economica e fiscale: è con essa, ed attraverso i suoi strumenti, che un popolo determina le sue sorti. Svuotare un popolo e la sua sovranità di quello specifico contenuto significa, e comporta, privarlo della sovranità stessa, in quanto lo si priva dalla facoltà e dal potere di determinare il proprio destino ed il proprio stesso “essere”, compromettendone la sua stessa esistenza”.
La sovranità monetaria oggi non appartiene più al popolo italiano, ma effettivamente alla Banca Centrale Europea che ha dettato, negli ultimi mesi, le politiche economiche del Governo Monti.
Sotto, il testo integrale della denuncia di Paola Musu, che finora ha trovato il sostegno del giornalista Paolo Barnard tra i principali divulgatori della Modern Money Teory e impegnato contro quello che non esita a definire un Golpe Finanziario.



04 aprile, 2012

Pecore!


Non è solo colpa loro. Banchieri e politici non sono gli unici. Anche noi siamo colpevoli, colpevoli della nostra indifferenza, del nostro lasciar che le cose vadano come sono sempre andate, colpevoli della nostra insicurezza, della nostra paura, della nostra enorme, perenne passività, colpevoli della nostra sottomissione a re e regine, colpevoli e responsabili del nostro status di schiavi, mansueti spettatori della televisione, colpevoli d’avere un cervello e farcelo lavare ogni giorno.
La crisi…  è colpa nostra. Politici e banchieri hanno avuto per anni, decenni, secoli, il gioco facile, ammaestrando ed addomesticando persone, città, popoli e nazioni, fino a renderci tutti la mandria di docili pecore che siamo oggi. Panem et circenses, Ipad e McDonald per tutti, del resto, non preoccupatevi, facciamo noi le politiche sociali, vi proteggiamo noi, vi insegniamo noi la storia, la geografia, l’economia e tutto quello che vogliamo che sappiate… e se vi comportate bene potete guadagnare un sacco di soldi e comprarvi la Bmw, i giocattoli e una bella casa prefabbricata all’Ikea.

La colpa è nostra, pecore!

Se volete che le cose vadano meglio, non aspettate che il politico di turno, l’ONU o qualsiasi altra organizzazione internazionale lo faccia per noi. E poi smettetela di investire, giocare in Borsa e aprire il conto in banca ai vostri figli.
Generazioni e generazioni di ribelli, rivoluzionari, guerriglieri a combattere contro un sistema che non andava e non va bene… s’è fatto qualcosa di più? No. Allora, quando cominceremo con la part-costruens? Quando cominceremo a fare ed edificare i pilastri della nuovo mondo? Quando smetteremo di scalciare e piangere come neonati e cominceremo a fare e costruire la nostra società, il nostro sistema tanto agognato, per cui ancora oggi ci limitiamo a scendere in piazza con cartelloni, pennarelli, fischietti e qualche molotov?
È ora di fare un ulteriore passo. È ora di crescere e smetterla di fare solo rivoluzioni, di partecipare a programmi televisivi con Santoro, dovete smetterla di sentirvi sollevati perché in Italia c’è gente come Travaglio o Grillo.
Fino ad oggi, abbiamo solo parlato e discusso su che cosa fa o ha fatto male questo o quel politico, questo o quel banchiere. Sarebbe ora di fare qualcosa di più, di smetterla di leggere le cazzate che scrivono i giornali, di smetterla di lamentarsi, criticare e cercare un nuovo primo ministro che faccia andare le cose meglio… non è questa la strada, non serve nessun primo ministro. Avete capito? Comunque… non basta aver capito. È ora di fare di più.
Se vi sentite orgogliosi di scendere in piazza, scrivere sui muri, andare a tirare uova a Palazzo Madama o a scioperare, beh, è ora di fare di più.
Fatevi illuminare dal sole. Sorridete, riunite le forze, il mondo è di tutti e sappiamo bene quale sono le priorità. Facciamola finita con le ingiustizie, con la miseria, con i politici ed i banchieri, con la fame, con i soldi, con i lavori da schiavi.
Smettiamola e ricominciamo da capo. Questa volta, però, con coscienza e consapevoli dei nostri diritti e delle nostre responsabilità.
Siamo stati fin troppo pazienti. Conoscete il limite tra bontà, pazienza e stupidità? Ecco, siamo su quella soglia ed una buona parte della popolazione, purtroppo, si fa prendere in giro ogni giorno da anni ed anni ed anni.

Smettetela di sperare che Angela Merkel salvi l’Europa, Barack Obama porti pace e Coca Cola per tutti, il Papa accetti che scopare è sano e fondamentale,  che il Dalai Lama salvi il mondo, che le banche diventino etiche e non investano più di puttane, droga ed armi, che la crisi finisca grazie alle riforme di Mario Monti, che il gruppo Bilderberg e gli ideologisti nazi capiscano quanto malvagi e codardi siano.

Smettetela di sperare in tutto questo. Le cose cambiano se noi le cambiamo, nessun “rappresentante” o “funzionario” è più utile a questo mondo. Niente ONU, niente NATO, niente militari e niente sindacati, o siete ancora là, convinti che la NATO sia l’esercito dei buoni?
Inermi di fronte alla vostra stessa vita, forse siete sempre dermi là, a dire poveretti mentre i bambini dell’Africa cagano vermi e le mosche girano tutt’attorno.
Se qualcuno, uno solo, degli appartenenti al Gruppo Bilderberg, al Consiglio delle Relazioni Esteriori (CFR), alla Commissione Trilaterale, al Club di Roma, al Real Istituto di Relazioni Internazionali (Chatham House), al Consiglio delle Americhe, alle Nazioni Unite, all’OCSE od a qualsiasi altra organizzazione, avrebbe mai avuto interesse a fare qualcosa di buono per tutti e per costruire un mondo migliore, semplicemente l’avrebbe fatto e non avrebbe continuato a dirigere una guerra perpetua, non avrebbe ucciso e schiavizzato, non si sarebbe ingrassato tra una partita a golf e l’inaugurazione di una galleria di stronzate contemporanee a New York.
Dobbiamo essere attivi e padroni della nostra vita, delle nostre città, delle nostre nazioni e del nostro mondo. Dobbiamo riversare impegno negli interessi comuni, che è la cosa più importante. Dobbiamo condividere, perché siamo un unico grande cervello, un unico grande cuore. Dobbiamo cominciamo a costruire.
Politici e banchieri lasciamoli soli. Lasciamoli soli. Un giorno, poi, ci chiederanno di poter giocare con noi, saranno loro i tristi, i depressi, i poveri,  i disillusi,… finalmente il sistema economico-finanziaro non esisterà più e la politica nemmeno, perché non avremo più bisogno di raccontarci bugie.
Dedico questo fiume di parole a tutti i giovani e vecchi che stanno morendo in questo preciso istante per difendere la libertà ed i propri diritti di uomini liberi. In tutto il mondo.