05 febbraio, 2012

Mappa stellare in Egitto

Le teorie finora esistenti suggeriscono che il profilo laterale della Sfinge rappresenti le stelle che compongono la costellazione del Leone. Tuttavia, essi non spiegano in maniera convincente perché i suoi architetti avrebbero scelto questa costellazione.
Wayne Herschel, propone una teoria completamente nuova. Nel suo libro, "The Hidden Records", si propone di dimostrare che la Sfinge è la chiave per svelare il segreto dietro ad un una grande mappa stellare composta da piramidi che rappresenta l'immagine speculare del cielo sulla terra.
Nel 1995 l'autore R. Bauval ha suggerito che le tre Piramidi di Giza rappresentino le tre stelle di Orione. Tuttavia, poichè la sua teoria non ha trovato il modo di incorporare l'Intero campo delle piramidi, per non parlare della Sfinge, gli accademici hanno avuto difficoltà ad accettarla.
Nel 2003 Wayne Herschel pubblicò la sua interpretazione cosmica della Sfinge, il che lo ha aiutato ad interpretare le piramidi in modo completamente nuovo. Ha scoperto che l'angolo al quale la Sfinge interseca le tre Piramidi di Giza, è praticamente identico all'angolo al quale la stella più luminosa della costellazione del Leone si allinea con la fila delle stelle che formano la cintura di Orione.



Inanzitutto la Sfinge sembra avere il suo sguardo fisso sulle stelle nascenti ogni notte (non solo sul Sole nascente). Poi, in un unico momento nel cielo notturno, la Sfinge guarda la sua immagine speculare di sé in ascesa come un Leone.
Qui la Sfinge sembra letteralmente gridare:
"Tutte le piramidi nel Basso Egitto rappresentano l' anello di costellazioni contigue attorno alla Terra, e il segreto della mappa stellare inizia dai miei piedi"

Ma c'è di più sul segreto della Sfinge, semplicemente essa ci dice che tutte le piramidi riproducono una serie di costellazioni. E' anche la chiave per decifrare il mistero della piramide stessa. E' la Sfinge che ci mostra da dove cominciare per decifrare il mistero della mappa stellare, sollecitando a seguire l'allineamento delle stelle di Orione come una sorta di cartello cosmico fino a raggiungere quella che sembra essere l'ultima stella.
L'idea di Herschel è che l'intero campo piramidale nel Basso Egitto rappresenta le stelle ed è stato ispirato da una delle più antiche profezie conosciute. 
Il mistico Ermete Trismegisto. affermò: "L'Egitto è l'immagine del cielo ... il cosmo abita qui."
Herschel successivamente condusse un esperimento per dimostrare che tutte le piramidi nel Basso Egitto rappresentavano stelle. Egli rivestì la mappa delle piramidi con un foglio trasparente con disegnate le costellazioni. Il risultato è stato mozzafiato. Tutte le stelle più luminose all'interno delle costellazioni conosciute erano rappresentate in un anello di 360° lungo il lato della Via Lattea (che è anche un anello intorno alla Terra). 
Tutte le stelle più luminose avevano le controparti sotto forma di piramidi sulla Terra! 



La mappa stellare inizia con la stella più luminosa nella notte Sirio, essa è una stella diversa da tutte le altre 49 stelle luminose della mappa stellare. E' l'unica serie di stelle al centro esatto del campo piramide e la logica sembra suggerire che è il punto più importante della mappa stellare.
In questa teoria tuttavia, manca la rappresentazione piramidale di diverse stelle, ma recentemente Herschel ha individuato delle rovine perdute esattamente nei punti in cui doveva esserci una piramide in tempi antichi per indicare una stella.





Una volta individuata la corrispondenza delle costellazioni con tutte le piramidi, una scoperta avrebbe portato ad un altra. Non solo sono state individuate le immagini speculari tra piramidi e stelle ma le piramidi erano virtualmente divise in due scale di impostazione grafica su ogni lato della zona di Abusir, fornendo così un altro indizio.




Sembra che l'obelisco del Tempio Solare è stato volutamente collocato esattamente nell'epicentro del campo piramide. Che cosa significa?
L'obelisco è stato probabilmente l'unico monumento mai ricoperto d'oro. Forse per evidenziare che esso era più importante di qualsiasi altro monumento piramidale e non. 
Alla fine, il significato della mappa stellare divenne chiaro.
Non si prevede la ragione per cui avrebbe spinto gli antichi a progettare la loro mappa stellare con gigantesche strutture piramidali e non ma una cosa è certa, le stelle sembrano essere di fondamentale importanza come il luogo nel cielo in cui le stelle delle cinture di Orione si allineano.
Gli antichi egizi veneravano un Sole ma non era il nostro Sole! 
Gli astronomi possono confermare che l'obelisco del Tempio Solare è l'unico monumento rispetto a tutte le altri piramidi che emula un Sole come stella. 
La correlazione tra piramidi e costellazioni si verifica nel modo più preciso nel 17250 a.C., 
Ciò che sembra suggerire questa mappa è che gli egizi non davano molta importanza a tutte le altre piramidi corrispondenti a stelle luminose rispetto al quel sole. 
Herschel suggerisce che il tempio del Sole prende il nome da un '"Sole" simile al nostro ma non ha nulla a che fare con la nostra stella.


Ora guardiamo la mappa stellare al completo:





Ecco la mappa di SAQQARA in un immagine satellitare:



Come detto in precedenza ci sono due scale che ruotano indipendenti su entrambi i lati del Tempio del Sole (il punto X) che segna il luogo, situato al centro esatto del campo piramide. 
E' come se gli antichi ci hanno voluto dire, come del resto fanno in tutti i loro affreschi antichi, "guardate al centro dei murales per vedere ciò che è più importante." 
Lo hanno fatto con il disco dello Zodiaco a Dendera, lo hanno fatto nella tomba di Senmut, lo hanno fatto in ogni raffigurazione importante che coinvolge i segreti della stella degli dei! 
Herschel è convinto che il motivo della mappa stellare era quello di isolare la 'stella degli dei'. Tutto questo apre la porta ad una teoria completamente nuova ricca di prove alla mano che può rispondere a domande su chi siamo e da dove veniamo.
Per aggiungere benzina sul fuoco, Herschel crede di aver trovato prove di un progetto di ripetizione geometrica della forma umana all'interno di altre antiche piramidi e megaliti rappresentanti mappe stellari trovate in tutto il mondo.
Lo schema geometrico è unico solo per la forma umana ed è identico all'uomo del codice originale geometrico documentato da un ingegnere romano e scrittore, Marco Vitruvio, che visse nel 25 a.C.




Leonardo Da Vinci contribuì successivamente alla fama dell'uomo vitruviano, ma pochi si rendono conto che lo ha riprodotto da un antico manoscritto. Da Vinci non ha mostrato le braccia alzate come potete nell'immagine qui sopra, ma ha scelto di riposizionare le braccia in cui il quadrato tocca il cerchio.
Egli può aver scelto di rappresentare la sua versione per evitare lo stesso destino che lo studioso tedesco, Agrippa (che visse al tempo stesso Da Vinci), di fronte alla duplicazione del lavoro di Vitruvio fu bruciato sul rogo.
Forse ci stiamo avvicinando ad una nuova rinascita in cui l'umanità comincerà a mettere in discussione le sue vere origini? Vitruvio non è stata la prima persona a rappresentare la forma umana in questo modo..
Nel libro, "The Hidden Records", Herschel afferma con sicurezza che la geometria dello schema umano è un codice che si adatta con precisione a Giza, così come quello di Stonehenge, e ultimo ma non meno importante nei luoghi più controverso di tutti, l'area di Cydonia su Marte d cui parleremo prossimamente.
In sintesi, l'autore ritiene che mediante la crittografia della forma umana nella costruzione delle piramidi e dei megaliti e quindi delle mappe stellari (un codice che poi ha fatto la sua ricomparsa nei dipinti di epoca rinascimentale) gli antichi volevano mostrarci che la stirpe umana è "divina" per così dire e proviene dall'alto.
Una recente scoperta nel codice del vangelo Giuda, il cui significato sembra essere sfuggito alla maggior parte degli osservatori, riguarda ad una frase detta dal Cristo.
Cristo chiama Giuda a guardare il cielo notturno e gli dice: "Segui la stella sopra ... è anche la tua stella".Col tempo, le mappe stellari e la teoria del codice umano potrebbero sfidare il mistero dell'anello mancante, che gli accademici sono ancora alle prese ai giorni nostri per spiegare la nostra evoluzione. Forse gli esseri umani si sono evoluti altrove nel nostro vasto universo, sostituendo i Neanderthal dopo essere arrivati qui sulla Terra.
L'autore ha preso il suo modello egiziano della mappa stellare e lo ha testato su Stonehenge in Gran Bretagna, Angkor in Cambogia, Tikal in Guatemala e su Marte nella zona di Cydonia. I risultati con dovizia di particolari parlano da soli.
Tutti sembrano visualizzare il codice geometrico umano. Herschel crede che il suo significato è di primaria importanza per unire tutta l'umanità.
C'è una questione cruciale che rimane ancora senza risposta: 
A chi è destinato il messaggio?
Perché sulla terra il grande segreto è rappresentato con costruzioni massicce e che puntano verso il cielo?
Perché può essere decifrato completamente, solo quando è visto da un satellite?


Fonte:  http://www.thehiddenrecords.com




2 commenti:

  1. Abbiamo letto con attenzione l'interessante articolo pubblicato. Ci farebbe piacere sottoporre al seguente link, la teoria presentata sia a Dubai nel 2010 nell'ambito dell'International conference on Anceint Studies, sia quella presentata a Pescara nell'ambito dell'International XCongress.

    http://meimor-antichecivilta.blogspot.it/p/mystery-of-satellite-pyramids-and-their.html

    https://sites.google.com/site/progettotaut/home

    Cordiali saluti
    Armando Mei & Monica Benedetti
    Progetto Tau-T

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  2. Salve a tutti, voglio rispondere alle seguenti domande sopra citate:
    A chi è destinato il messaggio?
    Perché sulla terra il grande segreto è rappresentato con costruzioni massicce e che puntano verso il cielo?
    Il messaggio è chiaramente destinato agli uomini il perchè tali costruzioni puntano verso il cielo è perchè è da li che proveniamo.
    Perché può essere decifrato completamente, solo quando è visto da un satellite? Semplice perchè è il momento in cui l'umanità avrà non solo le capacità scientifiche per codificarne il significato ma anche per accettare tale verità in maniera obbiettiva.

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